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Elezioni politiche 2018

M5s incontra Pd, Lega e Fi per le presidenze delle Camere: giovedì i nomi dei candidati

Danilo Toninelli e Giulia Grillo, capigruppo del M5s, proseguono gli incontri con i rappresentanti degli altri partiti per intavolare una trattativa sulle presidenze delle Camere da eleggere a partire dal 23 marzo. Per ora discussione sul merito, i nomi potrebbero essere ufficializzati giovedì: intanto il M5s ribadisce il no a presidenti d’aula condannati o indagati.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il 23 marzo si avvicina e le trattative per la scelta dei presidenti delle due Camere entrano nel vivo: ancora nessun nome ufficiale, ma i colloqui tra i futuri capigruppo del MoVimento 5 Stelle e gli esponenti delle altre forze politiche proseguono. Dopo l’assemblea degli eletti del MoVimento alla Camera, Danilo Toninelli e Giulia Grillo hanno ripreso il giro di incontri confrontandosi con Lega, Pd, Forza Italia e Liberi e Uguali. Nel pomeriggio previsti anche incontri con i rappresentanti di Fratelli d’Italia. Il messaggio dei due portavoce del MoVimento riguarda finora solo il metodo: ribadito il no a condannati e indagati, per i nomi si dovrà invece attendere, probabilmente, giovedì.

Finora non c’è stato alcun confronto sui nomi e prima di mercoledì sera o giovedì non si dovrebbero avere notizie in tal senso da parte del MoVimento. I vertici del primo partito alle elezioni del 4 marzo smentiscono i nominativi finora circolati ma continuano a ribadire che l'obiettivo è quello di eleggere tra le loro fila il presidente dell’aula di Montecitorio per poter “tagliare più vitalizi”.

Gli incontri odierni sono iniziati con il colloquio avuto da Giulia Grillo e Danilo Toninelli con Giancarlo Giorgetti, esponente della Lega. Un incontro definito positivo e costruttivo, che sembra avvicinare una soluzione nelle trattative. Il voto delle due aule inizierà venerdì 23 marzo ed entro quella data ci si aspetta che possa esserci già un accordo definito.

Il MoVimento ha incontrato anche il Pd e, come spiegano Maurizio Martina e Lorenzo Guerini, non ha proposto alcun nome ma fornito solo “un’indicazione di metodo”. “Non ci hanno proposto alcun nome – conferma Martina – siamo rimasti al metodo, quello di personalità di garanzia sul quale siamo d’accordo. Se ci riescono bene, ma devono dimostrare di saperlo fare”. Nel primo pomeriggio Toninelli e Grillo hanno proseguito i loro colloqui incontrando Renato Brunetta e Paolo Romani, capigruppo uscenti (e probabilmente riconfermati) di Forza Italia.

Abbiamo ribadito – afferma Toninelli – il concetto della nostra contrarietà ai condannati e agli indagati”. E ribadisce un altro principio già più volte espresso: “È una questione metodologica disgiungere le presidenze dalla formazione del governo. Questo giro di incontri è sulla formazione degli uffici di presidenza”. Nel pomeriggio i capigruppo del M5s dovrebbero incontrare anche gli esponenti di FdI, dopo aver visto anche il leader di LeU Pietro Grasso. Per quanto riguarda il partito di Giorgia Meloni, la delegazione sarà composta da Fabio Rampelli, Ignazio La Russa e Guido Crosetto.

Nel frattempo la partita delle presidenze delle Camere e della formazione del nuovo governo si gioca anche all’interno del centrodestra. Secondo quanto riporta l’Agi, oggi Matteo Salvini e Silvio Berlusconi si sono incontrati ad Arcore per definire una strategia comune da presentare domani al vertice in programma a Roma a cui prenderà parte anche Giorgia Meloni. Domani, secondo quanto annunciato da Brunetta, verranno decisi i nomi da proporre. Gian Marco Centinaio, capogruppo uscente della Lega al Senato, ricorda che Salvini ha il ruolo di leader del centrodestra ma che comunque, sulle presidenze delle Camere, “l’ultima parola spetta alla coalizione e non a Salvini”.

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