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Lo sfogo di Di Maio: “La Lega è insopportabile. Ogni volta devo trovare accordi con quello là”

“E nel frattempo mi prendo i vaffan*** di chi dice che faccio gli accordi con Salvini”. Così il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, in un audio pubblicato sulla testata calabrese LaCnews24, si sfoga con i militanti durante un’assemblea del M5S a Cosenza. In giornata aveva attaccato nuovamente l’alleato di governo su Tav e Autonomia.
A cura di Annalisa Girardi
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"A volte siamo costretti a subire l’atteggiamento della Lega che è insopportabile. Ma dopo le elezioni non avevamo alternativa: o andavamo all’opposizione o cercavamo di portare a casa il più possibile nelle peggiori condizioni. Ogni volta che si deve approvare un provvedimento, in Parlamento o in Consiglio dei ministri, ci dobbiamo sedere a un tavolo io, Conte e quell’altro là e dobbiamo fare un accordo. Ogni volta", così Luigi Di Maio, leader del Movimento Cinque Stelle, ha parlato in un'assemblea a porte chiuse con gli attivisti a Cosenza. Le parole del vicepresidente del Consiglio sono state registrate in un audio pubblicato sul giornale calabrese LaCnews24.

"Quando ti siedi a quel tavolo non puoi pretendere, perché se lo fai anche l’altro pretende e non si porta a casa niente. Se non esistesse questo contratto con la Lega, in Parlamento ci sarebbe ancora un partito unico, quello a favore di Radio radicale e della Tav", ha aggiunto poi Di Maio. "Io però nel frattempo mi prendo i vaffanculo di chi dice che faccio gli accordi con Salvini": una tensione e un'insofferenza, quella fra le due forze di governo, che si fa sempre più sentire.

Oggi i due partiti si sono scontrati sui temi caldi del momento, cioè la Tav e la questione delle autonomie. Sulla Torino-Lione, Di Maio ha commentato: "La Lega se va avanti ad armi pari senza usare i voti del Pd sulla Tav ha meno voti di noi in Parlamento. Se invece userà i voti del Pd potrà vincere. Ma per me dipende sempre da come vinci, non è tanto vincere ma come. La Lega non era d’accordo sul Tav, era no Tav. C’è stato un momento in cui era No Tav, poi ha cambiato idea. Oggi da sola non ha i numeri per far passare la Tav, dovrà usare i voti del Pd, però dovrà usare i voti del Pd per fare un favore a Macron: è una cosa che dovranno spiegare ai loro elettori". E invece sulle autonomie: "Credo che si debba fare ma nella misura in cui non danneggia le altre regioni. Per non danneggiare le altre regioni dobbiamo cogliere una autonomia che permetta di fare i livelli essenziali di prestazioni e un investimento straordinario sul Sud. Oggi, per come era progettata, andava a discapito delle regioni del Sud e anche del Centro. Noi invece stiamo scrivendo un nuovo testo che vede al centro tutta l’Italia. Siamo stati bravi a togliere l’assunzione su base regionale dei docenti, perché non ha senso che un bambino si iscrive in una regione con più o meno docenti o che un bambino abbia docenti pagati più o meno".

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