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L’annuncio del governo: “Arriva il taglio delle accise sulla benzina”

Il taglio delle accise sulla benzina è in arrivo, stando all’annuncio del sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci. La proposta, che dovrebbe essere presentata martedì, dovrebbe portare un primo taglio sulle accise più vecchie, quelle esistenti da più tempo. Ma ancora sono in corso i conteggi per quantificare il taglio.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un primo taglio delle accise sulla benzina è in arrivo. Ad assicurarlo è il sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, in un’intervista al Messaggero. La proposta verrà presentata martedì e Salvini “già conosce” il testo. L’obiettivo è quello di tagliare le accise più vecchie sulla benzina, anche se ad oggi è difficile quantificare le cifre: “Stiamo ancora facendo i conteggi, sarà un primo segnale”, spiega Bitonci. Il sottosegretario aggiunge che “ci sarà una misura sulle aliquote Irpef per il 2019. Poi per il 2020-2021, Salvini ci ha chiesto di preparare una flat tax. E ci sarà, come detto, un primo sfoltimento delle accise sulla benzina, cancelleremo quelle più datate nel tempo”.

Il tema del taglio delle accise è inserito anche nel contratto di governo e, ricorda il sottosegretario, si tratta di una questione che “sta molto a cuore a Matteo Salvini”. Bitonci annuncia poi “un’altra misura molto importante per le imprese: una riduzione dell’Ires dal 24% al 15% per gli utili che vengono reinvestiti per l'acquisto di attrezzature e beni per lo sviluppo dell'attività. Una specie di nuova legge Tremonti. Proporremo di estendere questa misura anche alle assunzioni”.

Due sono le ipotesi ora allo studio del governo: “Una ulteriore riduzione delle aliquote Irpef oppure una flat tax progressiva. Non lo abbiamo ancora stabilito”. Ora il tesoro “sta facendo delle simulazioni sul gettito” per valutare il da farsi. In ogni caso rimane in piedi l’idea di una flat tax non propriamente piatta, con più aliquote: “Il punto di partenza resta il taglio del primo scaglione”. Altra misura che farà parte del pacchetto è “l’ampliamento del regime dei minimi: applicheremo l’aliquota del 15% fino a 65 mila euro, poi ci sarà un'aliquota incrementale del 5% fino a 100 mila, si pagherà, cioè, solo sulla parte che supera i 65 mila euro”.

La misura richiederà 10 miliardi di euro: “La quota parte della Lega è di 5 miliardi, altri 5 sono per le misure del Movimento 5 Stelle. Loro impiegheranno la loro parte per il reddito di cittadinanza”. Per la flat tax serviranno “circa 1,5 miliardi”, spiega ancora Bitonci, mentre il resto servirà per la “riduzione dell’Irpef e le altre proposte” che verranno presentate martedì. I 10 miliardi, comunque, dovrebbero arrivare dagli “spazi di bilancio che verranno concessi dalla Commissione europea, non credo che l’Europa ponga tutti questi vincoli”. Infine, il sottosegretario assicura: “Non servirà” cancellare il bonus degli 80 euro introdotto dal governo Renzi.

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