La Camera approva la legge contro il Cyberbullismo all’unanimità: ecco cosa prevede
La Camera dei Deputati ha dato il via definitivo alla legge per il contrasto al cyberbullismo. Con 432 voti favorevoli e una sola astensione, il provvedimento è stato approvato. "Questa legge è un primo passo necessario. La dedichiamo a Carolina Picchio ed a tutte le altre vittime del cyberbullismo", ha commentato la presidente di Montecitorio, Laura Boldrini, prima di indire la votazione finale. Il provvedimento contiene tutta una serie di disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo ed è stata approvata dall'Assemblea parlamentare il quarta lettura, dopo un lungo e travagliato iter iniziato nel 2015. Oltre alle varie nuove norme per il contrasto al cyberbullismo, il provvedimento introduce nell'ordinamento la formale definizione del fenomeno: il bullismo telematico, in pratica, è "ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, manipolazione, acquisizione o trattamento illecito di dati personali realizzata per via telematica in danno di minori, nonché la diffusione di contenuti online (anche relativi a un familiare) al preciso scopo di isolare il minore mediante un serio abuso, un attacco dannoso o la messa in ridicolo".
Che cosa prevede la nuova legge?
Le principali norme introdotte dal nuovo provvedimento sono essenzialmente 4:
- Il minore sopra i 14 anni vittima di cyberbullismo (o anche il genitore) può chiedere al gestore del sito internet o del social media o al titolare del trattamento di oscurare, rimuovere o bloccare i contenuti diffusi in rete. Se non si provvede entro 48 ore, l'interessato può rivolgersi al Garante della privacy che interviene direttamente entro le successive 48 ore.
- In ogni istituto scolastico sarà individuato un referente per le iniziative contro il cyberbullismo. Al preside spetterà informare le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico e attivare un adeguato percorso educativo. L'obbligo di informazione è circoscritto ai casi che non costituiscono reato. Il Miur, invece, provvederà a predisporre linee di orientamento di prevenzione e contrasto puntando sulla formazione del personale scolastico, la promozione di un ruolo attivo degli studenti e di misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti
- In caso di ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali via web, fino a quando non vi sia una querela o denuncia il cyberbullo potrà essere formalmente ammonito dal questore che lo inviterà a non ripetere gli atti vessatori. Insieme al minore sarà convocato anche un genitore.
- Infine, presso la presidenza del Consiglio verrà istituito un tavolo tecnico con il compito di redigere un piano di azione integrato per contrastare e prevenire il cyberbullismo e realizzare una banca dati per il monitoraggio del fenomeno. La