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Covid 19

La Camera approva il decreto Covid, la Lega si astiene: “Provvedimento del governo Conte”

La Camera dei deputati ha dato il via libera definitivo, dopo l’approvazione del Senato, al decreto Covid-elezioni: 220 i voti favorevoli, 25 i contrari e 132 gli astenuti. Ad astenersi sono stati i deputati della Lega, che hanno deciso di non votare a favore di un provvedimento introdotto dal precedente governo, guidato da Giuseppe Conte.
A cura di Stefano Rizzuti
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La Camera dei deputati ha approvato in via definitivo il decreto Covid-elezioni: i voti a favore sono stati 220, quelli contrari 25 e gli astenuti 132. Il provvedimento entrerà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il decreto era stato varato dal governo Conte il 14 gennaio. A votare contro sono stati i deputati di Fratelli d’Italia, mentre ad astenersi sono stati i parlamentari della Lega. Il provvedimento era stato già approvato dal Senato e alla Camera non ha subito ulteriori modifiche. Dal Pd c’è chi solleva la polemica sul mancato voto favorevole della Lega, ora in maggioranza, sulle norme di contenimento del contagio. Enrico Borghi, deputato del Pd, su Twitter scrive: “Segnali di navigazione non tranquillissima del governo, dal versante Lega: si fa il gruppo sovranista in Ue, si astiene sulla conversione del decreto Covid, costruito sulla linea della prudenza che Draghi ha fatto propria. Tocca ancora a noi tirare la carretta”.

Camera approva decreto Covid, Lega si astiene

La Lega aveva annunciato la sua astensione in Aula con la deputata Rossana Lidia Boldi: “Non lo sentiamo come un nostro provvedimento, è l'ultimo del governo Conte e non è all'insaputa di tutti che noi abbiamo criticato fortemente la gestione della pandemia da parte di Conte. Abbiamo chiesto un cambio di passo e il cambio di passo c'è stato almeno nella scelta del Commissario e alla Protezione civile. Ci aspettavamo un cambio di passo o di metodo anche sulla legislazione sul Covid perché eravamo contrari ai dpcm un mese fa e rimaniamo contrari anche oggi. Non ci piacciono, ci sembrava di aver capito che anche l'attuale ministro della Giustizia Cartabia fosse non favorevole ai dpcm, mi pareva avesse dichiarato che non esiste una legislazione speciale per momenti speciali. Ci aspettavamo si seguisse una strada diversa. L'emanazione dei dpcm è platealmente il riconoscimento che siamo sempre all'inseguimento e ci lasciamo sempre sorprendere dall'emergenza”.

Cosa prevede il decreto Covid-elezioni

Il decreto Covid prevede la proroga dello stato d’emergenza fino al 30 aprile 2021 (il precedente termine era quello del 31 gennaio). Il provvedimento serviva anche a introdurre o confermare una serie di misure restrittive contro la diffusione del Coronavirus, a partire dal coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e dalle visite nelle abitazioni private per un massimo di due persone. Lo stesso decreto prevedeva l’istituzione della zona bianca, ora applicata alla Sardegna. Nel decreto Covid è rientrato anche l’ultimo provvedimento sul tema, quello sulla proroga del divieto di spostamento tra Regioni fino al 27 marzo. Altra novità è che il commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, dovrà trasmettere ogni 60 giorni una relazione alle Camere sull’attuazione del piano vaccinale. Infine il decreto prevede anche il rinvio di alcuni appuntamento elettorali.

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