524 CONDIVISIONI

Il Veneto sperimenta il vaccino a chiamata secondo l’anno di nascita: oggi tocca ai nati nel 1936

“Domenica faremo il primo progetto sperimentale di accesso diretto senza prenotazione, per chiamate”: lo aveva già annunciato il governatore del Veneto, Luca Zaia, e oggi è arrivato il momento per tutti i nati nel 1936 in provincia di Treviso. Si tratta di circa 4.800 persone. “Si presentino e noi li vacciniamo tutti, partendo dalle 8 del mattino. Allo scoccare di ogni ora, un mese di nascita. Gennaio alle 8, febbraio alle 9 e così via. Noi li vacciniamo tutti, ci stiamo dando da fare”, ha spiegato Zaia.
A cura di Annalisa Girardi
524 CONDIVISIONI
Immagine

Parte oggi il nuovo modello di somministrazione dei vaccini in Veneto, con chiamata per anno di nascita. "Domenica faremo il primo progetto sperimentale di accesso diretto senza prenotazione, per chiamate. Perché, lo dico sempre, se il computer si blocca bisogna avere un piano B", aveva annunciato qualche giorno fa il governatore della Regione, il leghista Luca Zaia. E così oggi, domenica 28 marzo, è il turno dei nati nel 1936 nella provincia di Treviso da dove parte appunto la nuova campagna vaccinale sperimentale. Si tratta di circa 4.800 persone tra gli 84 e gli 85 anni: senza aver ricevuto alcuna chiamata dall'Uls e senza alcuna prenotazione, si potranno recare nei centri di vaccinazione dell'intera provincia e saranno vaccinati contro il coronavirus.

"Faremo un annuncio tramite i media: domenica prossima in tutta la provincia di Treviso, a 4.800 persone nate nel 1936. Si presentino e noi li vacciniamo tutti, partendo dalle 8 del mattino", ha spiegato Zaia. Si procederà per mese di nascita: "Allo scoccare di ogni ora, un mese di nascita. Gennaio alle 8, febbraio alle 9 e così via. Noi li vacciniamo tutti, ci stiamo dando da fare", ha aggiunto il governatore.

Le priorità rimangono quelle definite dalla campagna vaccinale, che le garantisce appunto alle persone anziane e fragili. Continuerà a restare in piedi anche il tradizionale sistema di prenotazioni, ma l'obiettivo è quello di sperimentare un nuovo metodo che potrebbe accelerare la campagna vaccinale nella Regione. Se quanto sperimentato oggi nella provincia di Treviso dovesse funzionare, il sistema sarà esteso anche alle altre province.

"Il Veneto rispetta l’agenda vaccinale, con i vaccini che ci danno. Dal 27 dicembre ad oggi la storia vaccinale è stata costellata da continue docce fredde, mancati arrivi, ritardi, annunci e contro annunci", ha sottolineato ancora Zaia, rimarcando che non sia facile organizzare una campagna vaccinale su cui pesano tali incertezze a livello di forniture. Intanto negli ultimi giorni, per quanto riguarda i vaccini somministrati, si viaggia attorno alle 21 mila dosi al giorno. Si vedrà poi se con il nuovo modello di vaccinazione a chiamata per anno di nascita si riuscirà ad aumentare questa quantità.

524 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views