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Il piano di Figliuolo: 400mila dosi di vaccino al giorno per sconfiggere la quarta ondata

Il generale Figliuolo fissa i target delle somministrazioni di vaccino contro il Covid: tra il 1 e il 12 dicembre bisogna arrivare almeno a 4,6 milioni di dosi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È il momento di alzare il tiro. Il messaggio del generale Figliuolo, diretto alle Regioni – che si occupano della somministrazione dei vaccini contro il Covid – è chiarissimo. La campagna vaccinale deve tornare ad accelerare, sia per il fatto che dal primo dicembre in poi sarà possibile per tutti gli over 18 ricevere la terza dose, sia per puntare a passare un Natale in sicurezza. Perciò bisogna somministrare quasi cinque milioni di dosi – precisamente 4,6 milioni – in poco più di dieci giorni, spiega Figliuolo alle Regioni illustrando le cifre minime da raggiungere dal 1 al 12 dicembre. Appunto, parliamo di target minimi da raggiungere. Ben venga chi riuscirà a fare meglio di così. Anche se, confrontando gli obiettivi con i dati delle scorse settimane, forse possono sembrare un po' ambiziosi.

I valori target – e viene specificato che si tratta del numero minimo di somministrazioni giornaliere che è auspicabile conseguire – vengono divisi per Regione, in una tabella allegata al documento inviato dalla struttura commissariale del generale Figliuolo ai referenti locali. Chiaramente Regioni più popolose – una su tutte la Lombardia – hanno target più alti da raggiungere, così come sono più bassi in Valle d'Aosta. Si tratta, in ogni caso, di calcoli fatti in base agli abitanti. Il programma è ben preciso: a livello nazionale si punta a raggiungere le 400mila somministrazioni il 1, il 2 e il 3 dicembre, che diventano 350mila sabato 4 dicembre e 300mila domenica 5 dicembre; poi 450mila il 6 e il 7 dicembre, con l'8 dicembre che – essendo festivo – viene considerato un giorno da 300mila somministrazioni; il 9 e il 10 dicembre si torna a 450mila, sabato 11 dicembre diventano 350mila e domenica 12 dicembre 300mila.

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I target prefissati dal generale Figliuolo, però, al momento si scontrano con i numeri delle ultime settimane (ma anche degli ultimi mesi, dalla fine dell'estate in poi). L'apertura generalizzata della terza dose a tutti i maggiorenni che abbiano ricevuto la seconda da almeno cinque mesi, unita alla stretta rappresentata dal nuovo decreto del governo dovrebbero fare da volano per una nuova impennata delle somministrazioni. Sta di fatto che, nell'ultima settimana in cui si è segnata una importante risalita delle iniezioni, non si è andati oltre le 250mila al giorno (in media). Nei 12 giorni considerati da Figliuolo la media sarebbe di circa 383mila somministrazioni quotidiane. Insomma, si tratta di alzare l'asticella di nuovo. D'altronde, come scrive lo stesso generale alle Regioni, bisogna "cogliere tutte le opportunità derivanti dall'impiego massivo delle risorse effettivamente impiegabili per il proseguimento della campagna vaccinale".

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