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Il ministro Garavaglia apre al vaccino ai turisti: “Dove possibile, perché no? Ma serve buonsenso”

“Per quanto riguarda la vaccinazione ai turisti, se c’è possibilità di farlo in maniera semplice e organizzata, perché no? Con la buona volontà si arriva ovunque. Ma ci vuole anche un po’ di buonsenso. Se uno sta via tre giorni si può anche organizzare e non per forza di cose deve farlo altrove”: lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, aprendo alla possibilità di fare il vaccino in un’altra Regione mentre si è in ferie.
A cura di Annalisa Girardi
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Il ministro del Turismo, il leghista Massimo Garavaglia, apre alla possibilità su cui si discute ormai da settimane di ricevere la seconda dose di vaccino anti-Covid in una Regione diversa dalla propria, mentre si è in vacanza. Le Regioni sul tema sembrano divise: se da una parte c'è chi sta già prendendo accordi con gli altri territori, dall'altra alcuni governatori hanno espresso parecchi dubbi sulla fattibilità della proposta. "Abbiamo la necessità di garantire al fianco della tutela della salute la riapertura dei flussi turistici. Per quanto riguarda la vaccinazione ai turisti, se c'è possibilità di farlo in maniera semplice e organizzata, perché no?", afferma ora Garavaglia, che oggi ha incontrato il governatore del Veneto, Luca Zaia, con cui ha discusso della necessità di far ripartire i flussi turistici.

Pur specificando che si dovranno tenere in: "Con la buona volontà si arriva ovunque. Ma ci vuole anche un po' di buonsenso. Se uno sta via tre giorni si può anche organizzare e non per forza di cose deve farlo altrove. Se invece uno sta via un mese allora la cosa è diversa".

Intanto, come dicevamo, ci sono alcune Regioni che stanno già prendendo accordi diretti con altre. È il caso della Liguria e del Piemonte, che hanno già trovato un'intesa ma sono ora in fase di discussione con il governo centrale perché si arrivi a un protocollo condiviso. Secondo il governatore ligure, Giovanni Toti, l'accordo raggiunto dalle due Regioni è un "accordo di buon senso visto che circa 250 mila piemontesi passano le vacanze in Liguria e 50 mila liguri vanno in montagna in Piemonte". Il presidente ligure ha quindi aggiunto, intervenendo su Rai3: "È più facile farli raggiungere dal vaccino, piuttosto che farli partire, chiudere casa, magari lasciare i figli per farli tornare a vaccinarsi a casa".

Toti ha anche risposto a chi si dice preoccupato per il fatto che, destinando alcune dosi ai turisti, dei soggetti appartenenti alle categorie fragili possano rimanere scoperti: il governatore ha infatti sottolineato che nella sua Regione nel giro di ancora poche settimane, prima dell'apertura della stagione turistica vera e propria, tutti i più vulnerabili saranno vaccinati. In altre parole le dosi ai turisti, ha spiegato, non saranno tolte a chi ne avrebbe più bisogno.

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