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Il 25 febbraio scadrà il blocco degli spostamenti tra Regioni: verso la proroga fino al 5 marzo

Il blocco degli spostamenti tra Regioni dovrebbe scadere il prossimo 25 febbraio. Ma la situazione epidemiologica in Italia continua a preoccupare gli esperti della comunità scientifica ed è quindi probabile che il nuovo governo decida di prorogare il divieto di muoversi tra le diverse Regioni fino al prossimo 5 marzo, quando scadrà il Dpcm che regola le altre chiusure imposte a causa della pandemia.
A cura di Annalisa Girardi
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Il prossimo 25 febbraio scadrà il blocco degli spostamenti tra Regioni. Ma la situazione epidemiologica in Italia continua a preoccupare gli esperti che chiedono prudenza: con le nuove varianti la curva dei contagi potrebbe tornare ad aumentare e servono ancora restrizioni e misure di contenimento. Ragion per cui con ogni probabilità il nuovo governo prorogherà il divieto di spostarsi tra le Regioni, anche in zona gialla, almeno fino al prossimo 5 marzo.

Al momento il decreto che impone il blocco degli spostamenti tra le Regioni, indipendentemente che siano in zona gialla, arancione o rossa, è stato prorogato fino al prossimo 25 febbraio. Entro la prossima settimana, quindi, il governo sarà chiamato a decidere se mantenere lo stop o se dare il via libera alla mobilità interregionale. Ma visto l'andamento dei contagi e gli allarmi che continuano a lanciare scienziati ed esperti, con ogni probabilità il nuovo esecutivo prorogherà il blocco.

L'ipotesi più plausibile è quella per cui il divieto di spostarsi tra Regioni resti in vigore fino al 5 marzo, giorno in cui scadrà anche il Dpcm contenente tutto l'impianto di regole e chiusure anti-contagio. Esattamente quello che è accaduto anche per le piste da sci. Gli impianti sciistici sarebbero dovuti riaprire lo scorso 15 febbraio, ma il governo prima ancora di ricevere la fiducia, con un provvedimento ha deciso di posticipare il tutto sempre al 5 marzo.

Il Dpcm del 5 marzo è quello che stabilisce la chiusura anche di piscine, palestre, cinema e teatri. Nelle prossime settimane, quindi, il governo dovrà prendere importanti decisioni anche su quel fronte. Chiaramente, come per gli spostamenti tra le Regioni, si dovrà sempre fare riferimento alla curva epidemiologica e per ora le prospettive non sembrano essere delle migliori. Soprattutto dal momento che la questione delle varianti diventa sempre più preoccupante e la comunità scientifica. D'altronde il consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi, aveva chiesto un ritorno al lockdown generalizzato. Una strada che sembra poco percorribile a livello economico e sociale, ma non è detto che una nuova stretta non possa essere implementata.

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