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Forza Italia si spacca, Giovanni Toti lascia: “Ognuno per conto suo, buona fortuna a tutti”

Giovanni Toti lascia Forza Italia: “Mi pare che ci siano le condizioni per cui ognuno vada per conto suo, è Forza Italia che esce da se stessa. Buona fortuna a tutti”. La frattura si consuma dopo la decisione di Silvio Berlusconi di sciogliere il tavolo delle regole di cui Toti faceva parte. Malumore espresso anche da Mara Carfagna: “Credo che questo sia il modo migliore per uccidere Forza Italia”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La rottura era annunciata. Oggi è stata ufficializzata: Giovanni Toti, attuale presidente della Regione Liguria, lascia Forza Italia. Lo annuncia dopo la decisione di Silvio Berlusconi, presidente del partito, di chiudere il tavolo delle regole per lo statuto di Fi per sostituirlo con un coordinamento della presidenza. “Mi pare che ci siano le condizioni per cui ognuno vada per conto suo, è Forza Italia che esce da se stessa. Buona fortuna a tutti”, annuncia Toti. Secondo cui “non si ha intenzione di cambiare alcunché, dunque credo che questa avventura, cominciata il 19 di giugno per provare a cambiare qualcosa, onestamente finisca qua”.

Toti parla di una tragediache sta diventando farsa”, con riferimento alla proposta di Berlusconi di una federazione di centro. “Nel Paese c’è bisogno di una forza moderata, queste persone che oggi cercano una casa vogliono una risposta che Forza Italia ha ampiamente dimostrato di non poter dare”. Ma sul futuro il presidente della Regione Liguria non sembra avere timori: “Il nuovo comincia oggi. Noi non ci rassegniamo, anzi con entusiasmo partiremo presto per un grande giro d'Italia che avrò una parola d'ordine ‘Cambiamo' insieme per fare con tutti voi quello che altri, per egoismo, non hanno avuto il coraggio di fare”.

Carfagna: ‘Così si uccide Forza Italia’

La spaccatura dentro Forza Italia non riguarda, però, solo Toti. Anche Mara Carfagna, vicepresidente della Camera, non nasconde i suoi malumori: “Apprendo dalla stampa di un superamento delle decisioni assunte dal presidente Berlusconi il 19 giugno innanzi ai gruppi parlamentari di Forza Italia e dell'insediamento di un coordinamento di presidenza. Coordinamento del quale nessuno mi ha chiesto di far parte e di cui non intendo far parte. È una scelta in direzione esattamente contraria alle intenzioni che mi ha manifestato Berlusconi. Credo che questo sia il modo migliore per uccidere Forza Italia e io non farò parte del comitato di liquidazione”.

Lo scontento di Carfagna e di Toti deriva dalla decisione di Berlusconi di sciogliere il tavole delle regole che si era insediato a giugno: “Silvio Berlusconi, preso atto che il Tavolo delle regole per il nuovo Statuto di Forza Italia ha terminato i suoi lavori ed alla luce del suo esito, ha deciso la nomina di un Coordinamento di presidenza. A superamento degli incarichi conferiti in data 19 giugno, il Coordinamento sarà costituito dalla senatrice Annamaria Bernini, dalla vicepresidente della Camera dei deputati onorevole Mara Carfagna, dagli onorevoli Mariastella Gelmini, Sestino Giacomoni e dal vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani”.

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