Forza Italia: “No a elezioni subito per inseguire le ambizioni dei leader di partito”

Rispetto a Beppe Grillo, Matteo Renzi e Matteo Salvini, il forzista Francesco Paolo Sisto sembra essere contrario all'ipotesi di un'elezione anticipata ravvicinata e sostiene che la legge autoapplicativa della Consulta non consentirebbe di andare subito al voto. "La decisione della Consulta non consente di andare immediatamente al voto: la disomogeneità tra la legge disegnata per la Camera e quella a suo tempo scritta per il Senato è fin troppo lampante e in palese contrapposizione con quell'armonia tra i criteri di elezione dei due rami del Parlamento richiamata dal Presidente della Repubblica", ha dichiarato il deputato di Forza Italia. "Il principio della rappresentanza non può subire applicazioni così evidentemente divergenti solo per accontentare la foga elettorale di qualche leader di partito. Ecco perché chiediamo che il Parlamento, una volta apprese le motivazioni alla base della sentenza della Consulta di oggi, si impegni per scrivere una legge elettorale che non sia figlia della fretta, ma frutto di condivisa riflessione".
Un rifiuto abbastanza netto, quindi, al voto immediato come i leader dei principali partiti invece vorrebbero. Beppe Grillo e Matteo Salvini da tempo ripetono che è arrivata l'ora di rimettere nelle mani degli elettori la possibilità di eleggere nuovamente i propri rappresentanti, una possibilità che va restituita il prima possibile, quindi idealmente entro l'estate. Di diverso avviso il Partito Democratico di Matteo Renzi, che punterebbe al voto anticipato immediato solo nel caso in cui il Parlamento non volesse prendere il considerazione il vecchio Mattarellum come futura legge elettorale.