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Fornero sulla riforma del lavoro: “Se non passa andremo a casa”

Dura presa di posizione del Ministro, che continua a difendere la propria riforma. E sul testo afferma: “E’ possibile cambiare qualcosa, nessuno ha detto mai che sia intoccabile”.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Ministro del lavoro Elsa Fornero

"Andremo in Parlamento e se la riforma non dovesse passare andremo a casa". Elsa Fornero ha intrecciato in maniera indissolubile le sorti della riforma del lavoro a quelle del governo guidato da Mario Monti: o il testo passa oppure salta tutto. "Fino ad ora– ha spiegato il Ministro del lavoro, che si trovava a Reggio Calabria per un convegno- abbiamo ricevuto critiche sia per la troppa incisività sia per la troppo poca incisività. Ma su una cosa siamo decisi: andremo in Parlamento e se la riforma non dovesse passare andremo a casa".

"Questa riforma ha un equilibrio e una valenza generale"- La Fornero ha dichiarato che arriverà all'appuntamento del vertice di maggioranza  "con serietà e senza arroganza", conscia di aver fatto un buon lavoro.  E ai cronisti che le chiedevano lumi su eventuali modifiche dell'impianto riformatore durante l'iter parlamentare, ha risposto: "E' possibile cambiare idea, come è possibile cambiare qualcosa della riforma. Nessuno ha detto mai che sia intoccabile. Ma rivendico che questa riforma ha un suo equilibrio e una sua valenza generale". A tal proposito, il Ministro del lavoro ha voluto sottolineare la bontà di un provvedimento stilato non per "compiacere sindacati, imprese o partite iva", ma per portare benefici a tutto il sistema Paese. L'obiettivo è quello di puntare a un mercato del lavoro "aperto, inclusivo e dinamico".

"Rendere l'ingresso meno precario, dare un lavoro a chi l'ha perso"- Il Ministro, che in questi giorni è alle prese anche con la grana esodati, ha ribadito che la riforma proposta dal governo riguarda diversi aspetti del mercato del lavoro "e non uno soltanto". I punti fondamentali del provvedimento, ha spiegato, intendono far sì che l'ingresso nel mondo del lavoro sia meno precario", nonché cercare di ridare un lavoro a chi l'abbia perso. Ecco perché l'esecutivo, pur non avendo la presunzione di vedere in tale riforma una rivoluzione, ritiene di aver plasmato "uno strumento con contenuti molto equilibrati tra le sue parti". "Poi se c'è qualcuno con suggerimenti per migliorarla, non ci tireremo indietro perché pur trattandosi di una riforma così complessa, non è intoccabile"- ha ribadito la Fornero.

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