13 CONDIVISIONI
Covid 19

Fase 2, l’ordinanza della Regione Liguria: cosa cambia dal 18 maggio

Un’ordinanza della Regione Liguria recepisce il dpcm sulle riaperture, ma introduce anche qualche novità: palestre e piscine riprenderanno l’attività già dal 18 maggio, in anticipo di una settimana rispetto al resto d’Italia. A Genova, invece, sarà sempre obbligatorio indossare le mascherine, anche all’aperto.
A cura di Stefano Rizzuti
13 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Dal 18 maggio l’Italia riparte. E lo fa anche la Regione Liguria, tra le più colpite dall’emergenza Coronavirus. L’ordinanza del presidente della Regione, Giovanni Toti, rispecchia il dpcm delle scorse ore che prevede la riapertura di negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, musei, biblioteche e chiese dal 18 maggio. Ma c’è anche qualche piccola differenza, con delle riaperture anticipate e un rinvio per l'obbligo di ripresa degli stabilimenti balneari. A riaprire sono anche i parchi e le aree gioco attrezzate, ma soprattutto – già dal 18 e non dal 25 come nel resto d’Italia – palestre e piscine. Dal 20 maggio, poi, riaprono le scuole guida. Per gli stabilimenti balneari, invece, viene rinviato l’obbligo di apertura: non più dal primo, ma dal 15 giugno. Gli spostamenti in Regione saranno liberi e senza dover ricorrere all’autocertificazione: consentiti anche gli spostamenti nelle seconde case.

Cosa riapre in anticipo in Liguria

La vera novità in Liguria è che palestre e piscine riaprono con una settimana di anticipo rispetto al resto d’Italia, già dal 18 maggio. Seguendo le stesse indicazioni previste per tutte le Regioni. A riaprire anticipatamente saranno anche centri e circoli sportivi pubblici e privati, così come le strutture ricettive all’aria aperta e tutto il commercio al dettaglio sulle aree pubbliche (come nel caso di mercati e fiere). Dal 18, inoltre, vengono riattivati i tirocini extracurriculari in presenza, laddove ci siano le condizioni di sicurezza e di spazio.

A Genova mascherine sempre obbligatorie

In Liguria c’è chi però si muove in maniera diversa rispetto all’ordinanza regionale. Con misure più restrittive. Come nel caso di Genova, dove il sindaco Bucci ha disposto l’obbligo di indossare le mascherine anche per strada. Viene esonerato solo chi fa attività sportiva, ma il consiglio è di portarsela comunque con sé. Anche rispetto alle spiagge a Genova le regole sono diverse: saranno aperte solo per passeggiare e non per prendere il sole.

13 CONDIVISIONI
32800 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views