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Elezioni regionali Umbria 2019

Elezioni Umbria, Lega denunciata per propaganda illegale. Europa Verde: “Un video la inchioda”

Lega denunciata per propaganda illegale da esponenti di Europa Verde: “Abbiamo appena inviato una denuncia via PEC al Prefetto di Perugia per informarlo di un video che sta circolando sul web nel quale un ‘rappresentante della Lega’, davanti al seggio 26 a Tordandrea (Assisi) presso la Scuola Elementare invita, con spilletta della Lega, a votare due candidati”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oggi in Umbria si è votato per eleggere il presidente di Regione, dopo le dimissioni della presidente Catiuscia Marini, in seguito allo scandalo dei concorsi nella sanità. Questa tornata elettorale è anche un primo test per il governo Conte bis e per la coalizione giallo-rossa, che sostiene il candidato civico Vincenzo Bianconi. Il centrodestra si è presentato unito con la candidata Donatella Tesei. La posta in gioco è molto alta, per quella che probabilmente sarà una sfida a due. Quando manca meno di un'ora alla chiusura delle urne i commissari dei Verdi in Umbria Gianfranco Mascia e Francesco Alemanni, esponenti di Europa Verde Umbria, denunciano la Lega per propaganda illegale.

"Abbiamo appena inviato una denuncia via PEC al Prefetto di Perugia per informarlo di un video che sta circolando sul web nel quale un ‘rappresentante della Lega', davanti al seggio 26 a Tordandrea (Assisi) presso la Scuola Elementare invita, con spilletta della Lega, a votare due candidati, Pastorelli e Fioroni, spiegando alla ragazza intercettata di entrare nel seggio con un foglietto con i due nomi. ‘Ah, devo votà questo qua ma scriverci il nome?', chiede la ragazza, ‘Devi scrive Lega, tac, tac pronto non fa vedè il foglietto quanno vai dentro' spiega l'uomo, ben sapendo di commettere un atto illegale", scrivono in una nota i commissari di Europa Verde Umbria, e concludono: "Chiediamo il rispetto delle regole elettorali e della legalità. Le autorità prendano immediati provvedimenti e controllino che davanti agli altri seggi non capitino ulteriori episodi del genere. Invitiamo chiunque sia a conoscenza di episodi illegali durante il voto a segnalarlo alla mail sosvotopulito@europaverdeumbria.it, oltre che alle autorità competenti". 

Violato silenzio elettorale, la denuncia del Codacons

"Nonostante la legge imponga in queste ore il silenzio elettorale, partiti e politici di ogni schieramento si sono scatenati su web e social network lanciando messaggi agli elettori, in piena violazione della normativa vigente". Lo afferma il Codacons, che presenterà domani una denuncia ad Agcom e Polizia Postale lanciando inoltre un appello affinché siano oscurati gli account degli esponenti politici e dei partiti che in queste ore hanno fatto campagna elettorale sui social network, come Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

L’art. 9 delle Legge 212 del 1956 stabilisce che "Nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per, le elezioni sono vietati i comizi e le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché la nuova affissione di stampati, giornali murali od altri o manifesti di propaganda o l’applicazione di striscioni, drappi o impianti luminosi". Norma integrata dal decreto legge 807 del 1984 che allarga il divieto di diffondere propaganda elettorale anche alle emittenti radiotelevisive private, e dai richiami dell’Agcom secondo cui "Sarebbe auspicabile che anche sulle piattaforme in questi due giorni fosse evitata, da parte dei soggetti politici, ogni forma di propaganda, per evitare di influenzare con pressioni indebite l’elettorato ancora indeciso".

"Nonostante ciò soggetti politici di ogni schieramento, dal M5s a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, solo per citarne alcuni, hanno pubblicato in queste ore messaggi elettorali sui propri profili Facebook, Twitter e Instagram, violando in modo palese le disposizioni vigenti – denuncia il presidente Carlo RienziPer tale motivo il Codacons ha deciso di presentare domani un esposto all’Agcom e alla Polizia Postale, affinché sia aperta una istruttoria nei confronti dei trasgressori, e chiede di intervenire oscurando gli account di quegli esponenti politici che hanno lanciato messaggi agli elettori in barba ai divieti".

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