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Elezioni politiche 2022

Tutto quello che c’è da sapere sulle elezioni del 25 settembre 2022

Seggi uninominali e plurinominali, collegi elettorali, sistema maggioritario e proporzionale, le due schede elettorali per Camera e Senato, i programmi dei partiti candidati: una guida su come funziona il sistema elettorale italiano per arrivare preparati ai seggi.
A cura di Luca Pons
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Le elezioni politiche del 25 settembre 2022 servono a rinnovare il Parlamento, quindi a eleggere i nuovi membri della Camera e del Senato. Si vota solo nella giornata del 25 settembre, dalle ore 7 alle ore 23: a seguire si procederà con lo spoglio delle schede elettorali, e i risultati definitivi arriveranno probabilmente nella notte tra il 25 e il 26 settembre 2022.

Le elezioni sono state anticipate rispetto alla naturale data di fine della legislatura a causa della crisi di governo che ha comportato la caduta dell'esecutivo guidata da Mario Draghi; fino al 24 settembre sarà possibile per i partiti fare campagna elettorale, mentre nei 15 giorni antecedenti il voto non è possibile pubblicare sondaggi.

Possono votare tutti i cittadini maggiorenni, sia per la Camera che per il Senato (una novità rispetto alla precedente tornata elettorale): la legge che regola il voto in Italia è il Rosatellum Bis, che prevede la presenza di collegi uninominali e plurinominali e la coesistenza del sistema maggioritario e proporzionale per l'assegnazione dei seggi in Parlamento.

Tutti i cittadini riceveranno due schede elettorali, una per la Camera dei Deputati e una per il Senato della Repubblica: per la prima volta si voterà dopo la riforma del taglio dei parlamentari, dunque verranno eletti 400 Deputati e 200 Senatori. I cittadini possono eleggere solo i parlamentari, non il Presidente del Consiglio, il quale sarà indicato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo la formazione del nuovo Parlamento, in base alla maggioranza che si verrà a creare.

Sono tre le principali coalizioni dei partiti candidati: da un lato il centrodestra, dall'altro il centrosinistra, infine il cosiddetto Terzo Polo. Tra i partiti principali, l'unico a correre da solo è il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte.

In questo articolo andremo a sintetizzare tutto quello che c'è da sapere per arrivare preparati al seggio: la data e gli orari del voto, le istruzioni per votare correttamente sulle schede elettorali, i partiti candidati e le coalizioni in campo, i programmi e le previsioni su chi vincerà le elezioni in base ai risultati dei sondaggi elettorali.

Quando si vota: la data e gli orari

Per le elezioni politiche, che rinnoveranno i componenti di Camera dei deputati e Senato della Repubblica, si vota domenica 25 settembre 2022, dalle ore 7 e fino alle ore 23. Si voterà in un solo giorno, la domenica: non, quindi, in due giorni come a volte è accaduto per altre consultazioni elettorali, che occupano sia il sabato che la domenica. Potranno andare a votare tutte le cittadine e i cittadini italiani maggiorenni: proprio su questo c'è una novità.

Chi può votare alla Camera e al Senato

Potranno recarsi ai seggi per votare tutti i cittadini italiani maggiorenni. Questo succederà per la prima volta dopo una riforma del 2021: in passato, i giovani tra i 18 e i 25 anni potevano votare solamente per eleggere i deputati, membri della Camera, mentre il voto per il Senato era riservato ai maggiori di 25 anni.

Nell'ottobre 2021, il Parlamento ha approvato una modifica della Costituzione per la quale anche i giovani di età tra i 18 e 25 anni potranno votare per il Senato. Sono circa 4 milioni i giovani che, quindi, per la prima volta voteranno anche per eleggere i senatori.

I candidati dei partiti e delle coalizioni

Gli schieramenti principali che si presenteranno alle elezioni in tutta Italia sono la coalizione di centrodestra, la coalizione di centrosinistra, il Movimento 5 stelle, il Terzo polo e altri schieramenti più in basso nei sondaggi, come Unione popolare e Italexit.

  1. La coalizione di centrodestra è formata da quattro liste: Fratelli d'Italia, guidato da Giorgia Meloni; Lega, il partito di Matteo Salvini; Forza Italia, con il presidente Silvio Berlusconi e il coordinatore nazionale Antonio Tajani; e infine il gruppo Noi moderati, che raccoglie diversi partiti di centro e centrodestra, guidato da Maurizio Lupi.
  2. Dall'altra parte, anche la coalizione di centrosinistra vede quattro alleati: il Partito democratico del segretario Enrico Letta, l'Alleanza Sinistra-Verdi rappresentata da Nicola Fratoianni, il gruppo Impegno civico fondato da Luigi Di Maio e +Europa, partito di Benedetta Della Vedova, Riccardo Magi e Emma Bonino.

Le altre forze rilevanti che si sfidano alle elezioni sono il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte e il cosiddetto Terzo polo, l'alleanza di Azione e Italia viva che ha unito i rispettivi leader Carlo Calenda e Matteo Renzi. Due gruppi che si presenteranno, ma che non sono sicuri di riuscire a superare la soglia di sbarramento del 3% dei voti, sono Unione popolare, guidato da Luigi De Magistris, e Italexit di Gianluca Paragone.

I candidati dei vari schieramenti saranno inseriti in collegi uninominali e plurinominali. A essere eletti, in totale, saranno 600 parlamentari: 400 deputati della Camera e 200 senatori. Le modalità di voto saranno leggermente diverse per i collegi uninominali e quelli plurinominali.

Come funziona il Rosatellum, la legge elettorale per le elezioni politiche

Alle elezioni politiche del 25 settembre, per la seconda si voterà utilizzando la legge elettorale chiamata Rosatellum. La legge, entrata in vigore nel 2017, prevede che 1/3 dei seggi sia assegnato con il sistema maggioritario, in cui viene eletta solamente la persona che prende più voti degli altri candidati, mentre i restanti 2/3 dei seggi vengono assegnati con il sistema proporzionale. In questo caso, i seggi non vanno tutti alla lista che prende più voti, ma vengono divisi tra le liste in proporzione a quanti voti hanno preso.

In particolare, alla Camera 147 deputati verranno eletti con il sistema maggioritario e 245 con il sistema proporzionale, mentre al Senato saranno eletti 74 senatori con il sistema maggioritario e 122 con il sistema proporzionale. I parlamentari mancanti – 8 alla Camera, 4 al Senato – saranno eletti con il voto degli italiani residenti all'estero, che seguirà modalità diverse. Per permettere il funzionamento del Rosatellum, quindi, l'Italia è stata divisa in diversi collegi sia per l'elezione della Camera che per quella del Senato: i collegi uninominali (maggioritari) e i collegi plurinominali (proporzionali). In ciascun collegio, i partiti e le coalizioni hanno presentato i propri candidati.

La legge elettorale attuale prevede anche una soglia di sbarramento: si tratta di una percentuale minima di voti da raggiungere, nei collegi plurinominali in cui i seggi sono distribuiti in modo proporzionale, per poter entrare in Parlamento. In particolare, i singoli partiti che si presentano dovranno superare il 3% dei voti per far eleggere un proprio rappresentate alla Camera o al Senato. In caso di coalizioni, cioè di più partiti che si alleano, invece, la soglia di sbarramento da superare sarà al 10% dei voti.

A differenza di quanto accaduto in passato con altre leggi elettorali, i cittadini non potranno esprimere una preferenza per candidati specifici. Nei collegi plurinominali, dove si presenteranno liste di candidati, si avranno le cosiddette "liste bloccate": non si potrà scrivere il nome di un candidato o una candidata in particolare, ma solo dare il proprio voto alla lista intera.

Come si vota alla Camera e al Senato: le schede elettorali

Una volta arrivati al seggio, gli elettori riceveranno due schede elettorali, una per la Camera e una per il Senato. Per entrambe, le modalità di voto sono identiche. Gli elettori troveranno dei riquadri, uno per ciascun partito o coalizione, che riporteranno in alto il nome della persona candidata in quel collegio uninominale. Sotto il nome, ci sarà una lista (per i partiti) o più liste (per le coalizioni) di quattro nomi. Questi saranno i nomi delle persone candidate in quel collegio plurinominale.

Il fac simile della scheda elettorale alle elezioni 2022
Il fac simile della scheda elettorale alle elezioni 2022

Per votare, gli elettori dovranno segnare con una X il nome del candidato del collegio uninominale, oppure il simbolo della lista candidata al collegio plurinominale, oppure entrambe le cose. Nel caso si scelga di votare solo il candidato del collegio uninominale, quel voto sarà poi ripartito tra tutte le liste indicate sotto il suo nome. Se si sceglie di votare soltanto una lista, il voto sarà valido anche per il candidato uninominale del partito o coalizione.

Non si potrà esprimere un voto disgiunto: non sarà possibile, cioè, votare per il candidato uninominale di un partito o coalizione, e poi votare sulla stessa scheda anche per la lista di un partito o di una coalizione diversa, inserita in un altro riquadro. In quel caso, il voto sarà nullo.

Cosa serve per votare

Per poter votare, bisognerà portare al seggio due documenti: un documento d'identità – carta d'identità, patente, passaporto… – e la propria tessera elettorale valida. Nel caso la tessera elettorale fosse scaduta, cioè non avesse più spazi liberi per essere timbrata, oppure fosse stata smarrita, ci si dovrà rivolgere all'Ufficio elettorale del proprio Comune.

Chi votare alle elezioni 2022: i programmi di tutti i partiti

I partiti e le coalizioni in corsa alle elezioni politiche del 25 settembre hanno presentato i loro programmi ufficiali nelle prime settimane di campagna elettorale. Tra i temi sostanzialmente comuni a tutti i principali schieramenti sono il sostegno a giovani e imprese, il taglio del cuneo fiscale e l'attenzione alla questione dell'invasione russa in Ucraina con tutte le sue conseguenze sul piano politico ed economico.

  1. Il centrodestra si concentra in particolare sulla proposta di flat tax, su una riforma costituzionale che renda una repubblica presidenziale alla francese e sulla modifica o il taglio del reddito di cittadinanza. Ma si parla anche di decreti sicurezza e blocco navale contro l'immigrazione, e alcune proposte per aumentare le pensioni.
  2. Il centrosinistra non ha presentato un programma unitario: il programma del Partito democratico, quello di Alleanza Verdi e Sinistra, quello di Impegno civico e quello di +Europa sono stati pubblicati separatamente. Tra le proposte condivise, spicca soprattutto la tutela dell'ambiente e la riduzione delle emissioni, poi Pd e Sinistra-Verdi puntano sui diritti civili e in ambito economico sul salario minimo, mentre Impegno civico propone un rafforzamento dei servizi di sanità territoriale e +Europa insiste sull'ambito internazionale, mirando alla nascita degli Stati Uniti d'Europa.
  3. Il Movimento 5 stelle si fa forte delle misure varate dai governi di Giuseppe Conte, e rilancia proposte come il cashback fiscale e il rafforzamento del reddito di cittadinanza. Il Movimento punta poi su politiche tendenzialmente considerabili di sinistra: matrimoni egualitari e ius schola, salario minimo a 9 euro l'ora e riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario. Infine, torna un cavallo di battaglia che ha caratterizzato il M5s dai suoi primi anni, cioè la proposta di vincolo del doppio mandato per tutti i partiti.
  4. Azione e Italia Viva si presentano come un'unica lista e infatti hanno presentato un programma unico. Al suo interno si prevede di utilizzare l'energia nucleare per favorire il calo delle emissioni, di introdurre il salario minimo e rivedere il reddito di cittadinanza. In tema fiscale la proposta è azzerare le tasse sul lavoro per i giovanissimi, mentre una proposta che si avvicina a quelle del centrodestra è l'elezione diretta del presidente del Consiglio, creando quindi un sistema presidenziale.

Chi vince le elezioni secondo gli ultimi sondaggi politici

In base alla legge che regola le campagne elettorali, dal 10 settembre non è più possibile pubblicare sondaggi. Tuttavia, gli ultimi sondaggi che sono stati resi noti prima del blocco hanno dato un'indicazione abbastanza chiara: il centrodestra sarebbe in forte vantaggio sul centrosinistra.

Nell'ultimo giorno in cui era possibile osservare i sondaggi, Fratelli d'Italia risultava essere il primo partito in Italia, con il 23% circa dei voti. Il Pd era al secondo posto, con il 21%. A seguire c'era il Movimento 5 stelle con il 12%, praticamente alla pari con la Lega. Forza Italia con l'8% manteneva un leggero vantaggio su Azione/Italia Viva (sopra il 7%).

Anche il sondaggio realizzato da Fanpage.it in collaborazione con l'istituto BiDiMedia conferma in buona parte queste tendenze. Qui, le oltre 12mila persone che hanno risposto hanno piazzato Fratelli d'Italia addirittura al 25,3% delle preferenze. Poi il Pd al 23,3%, Lega con il 12,3%, Movimento cinque stelle al 12%, Forza Italia al 6,7%, Terzo polo subito sotto con il 6,4%, e l'unico altro partito a superare la soglia di sbarramento sarebbe l'Alleanza Sinistra-Verdi con il 4,1%. Nel complesso, secondo il sondaggio realizzato da Fanpage.it la coalizione di centrodestra prendere il 45,8% dei voti, mentre quella di centrosinistra il 29,8%.

Le informazioni utili sulle elezioni

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