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Draghi: “Quadro economico migliore del previsto, vaccino fondamentale per proteggere crescita”

“Il quadro economico è di gran lunga migliore di quello che pensavamo potesse esserci appena cinque mesi fa. Quale è stato l’ingrediente ambientale che ha favorito questa ripresa dell’economia italiana? È la vaccinazione. Dobbiamo proteggere questa crescita in tutti i modi possibile e renderla strutturale”: lo ha detto in conferenza stampa Mario Draghi parlando della Nadef, la Nota di aggiornamento al Def, approvata oggi in Consiglio dei ministri.
A cura di Annalisa Girardi
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Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, interviene in conferenza stampa insieme al ministro dell'Economia, Daniele Franco, dopo il Consiglio dei ministri di questa mattina, che ha dato il via libera alla Nadef, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza. Non solo: in Cdm è finita anche la proroga per i referendum, quella dell'assegno unico temporaneo per i figli, dell'Irap e del Superbonus al 110%. Draghi ha aperto la conferenza ricordando le sei persone morte ieri e le quattro uccise oggi sul posto di lavoro, ricordando l'incontro con i sindacati di lunedì che ha visto al centro la questione della sicurezza sul lavoro. La strategia che intende mettere in campo il governo si basa su pene più severe per chi non rispetta la norme di sicurezza e per un maggiore monitoraggio delle condizioni sul posto di lavoro, ha spiegato Draghi.

Per poi annunciare le misure approvate oggi in Cdm, in primis la Nota di aggiornamento al Def. "Il quadro economico è di gran lunga migliore di quello che pensavamo potesse esserci appena cinque mesi fa. Pil aumenta, deficit e debito pubblico stanno scendendo: questa è la prima conferma che dal problema del debito si esce con la crescita. Le misure che approveremo devono sostenere una crescita equa e duratura. Questa è una notizia buona, ma ci impegna in un'analisi delle misure sotto il profilo del loro contributo alla crescita. Un'altra notizia positiva è che adesso c'è fiducia nell'Italia. Il rimbalzo degli investimenti recupera tutto ciò che era stato perso lo scorso anno", ha detto Draghi.

Sottolineando poi di nuovo come la sfida sia rendere la crescita strutturale, allontanandosi anche dai numeri pre-Covid che erano molto bassi. "Quale è stato l'ingrediente ambientale che ha favorito questa ripresa dell'economia italiana? È la vaccinazione, il fatto che si possa lavorare con tranquillità. Questa constatazione ci dice che dobbiamo proteggere questa crescita in tutti i modi possibile, se ci fosse una recrudescenza dobbiamo essere pronti ad affrontarla senza le pressioni sugli ospedali del passato", ha aggiunto il presidente del Consiglio. "Il vaccino è l'unico modo per proteggere noi stessi e i nostri cari".

I numeri della Nadef

Sulla Nadef è intervenuto anche il ministro Franco. "In genere i cambiamenti della Nadef a fine settembre non sono molto grandi, se non in anni eccezionali come questo. Rispetto allo scenario di aprile, infatti, i numeri sono variati", ha detto. "L'attuale previsione sulla crescita è del 6%, tutti hanno rivisto a rialzo le loro stime sull'economia italiana. Il primo semestre si è chiuso molto bene, anche ipotizzando rallentamenti nell'ultima parte dell'anno arriveremo al 6%. L'andamento molto favorevole dipende chiaramente dall'economia internazionale, dall'export, dall'effetto delle misure di sostegno all'economia. Altro elemento è il forte miglioramento del clima di fiducia e da ultimo il miglioramento del quadro sanitario, con la forte riduzione dei casi di cittadini infettati. Tutti questi elementi ci stanno dando una dinamica di crescita migliore di quelle precedenti. Prevediamo che non ci siano più restrizioni di rilievo delle attività economiche e sociali, questo ci sembra lo scenario più ragionevole", ha quindi aggiunto. Per poi sottolineare come stiano migliorando anche i numeri dell'occupazione, in cui ci sono stati "progressi significativi".

Il ministro ha sottolineato che una ripresa internazionale della pandemia potrebbe sicuramente rallentare la crescita, ma che bisogna anche tenere in considerazione la liquidità accumulata in questi mesi dalle famiglie che potrebbe comunque sostenere la domanda in modo migliore del previsto. Anche sui conti della pubblica amministrazione i numeri sono migliori rispetto a quanto stimato in primavera: "Questa è l'occasione per una serie di interventi economici che il governo definirà nelle prossime settimane, quando si scriverà la Legge di bilancio. La politica di bilancio deve restare espansiva finché non recupereremo la caduta del Pil subita e la mancata crescita nel pre-pandemia", ha spiegato Franco. Sottolineando che a partire dal 2024 bisognerà invece avere politiche di bilancio più neutrali in modo da conseguire l'obiettivo di abbassamento del debito.

Il ministro ha anche sottolineato l'esigenza di continuare a sostenere i costi della pandemia, ad esempio per quanto riguarda la spesa per i vaccini, ma non solo. "Abbiamo anche davanti la riforma degli ammortizzatori sociali e dovremo iniziare a dirigerci verso gli sgravi fiscali. Le risorse verranno utilizzate per accompagnare la società in questo periodo complesso e poi per rilanciare l'economia del nostro Paese".

Cosa si è deciso oggi in Cdm

Come abbiamo detto, oggi il Cdm ha approvato la Nadef, documento in cui si mettono nero su bianco le ultime stime in fatto di Pil, deficit e debito, in miglioramento rispetto allo scorso anno, e si definisce il perimetro nel quale inserire le misure della prossima legge di Bilancio, che riguarderà il triennio 2022-2024. È poi stato dato il via libera a una serie di proroghe in tema di assegno temporaneo, di Irap e di referendum. Proprio su quest'ultimo punto nel comunicato di Palazzo Chigi si legge: "In materia di referendum il decreto legge proroga di un mese la possibilità di depositare le sottoscrizioni e i certificati elettorali per le richieste di referendum annunciate dopo il 15 giugno 2021 ed entro la data di pubblicazione dello stesso decreto legge. Il termine per il deposito passa dal 30 settembre al 31 ottobre 2021".

Anche per l'assegno temporaneo la scadenza è stata spostata dal 30 settembre al 31 ottobre, mentre per la regolarizzazione del versamento relativo al saldo Irap 2019 ed al primo acconto Irap 2020 il termine è ora fissato al 30 novembre 2021. Infine, sono state approvate le disposizioni per la celebrazione dell'ottavo centenario della morte di San Francesco d'Assisi, su proposta del ministro della Cultura, Dario Franceschini.

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