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Referendum sulla cannabis: il Cdm proroga di un mese la scadenza, ma la Lega si astiene per protesta

In Consiglio dei ministri è arrivato il via libera al prolungamento dei termini per consegnare le firme dei referendum presentati dopo il 15 giugno, tra cui quello sulla cannabis legale. I ministri della Lega hanno deciso di astenersi per manifestare dissenso, ma il provvedimento è passato ugualmente a maggioranza. Ci sarà tempo fino a fine ottobre.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È arrivato il via libera del governo a un decreto legge che proroga di un mese il termine per la presentazione delle firme dei referendum. Il provvedimento è arrivato dopo la mobilitazione del comitato promotore del referendum sulla cannabis legale, con Marco Cappato che aveva parlato di rischio sabotaggio, lanciando l'allarme sul fatto che i certificati delle firme non erano pervenuti dai Comuni nonostante le oltre 600mila sottoscrizioni raccolte. Nel provvedimento urgente, sotto forma di decreto legge, varato dal governo nel Consiglio dei ministri di questa mattina, vengono allungati i tempi anche per assegno unico e Irap. Al momento del voto sulla misura, però, i ministri della Lega si sono astenuti esprimendo dissenso sulla scelta di prorogare i termini per la presentazione delle firme. Il provvedimento è comunque passato a maggioranza e la proroga sarà valida per tutti i referendum, anche quello contro il green pass.

La scadenza, di fatto, viene rimandata di un mese: "Per le richieste di referendum previsto dall'articolo 75 della Costituzione", presentate "dopo il 15 giugno 2021 ed entro la data di entrata in vigore del presente decreto", i termini previsti per la presentazione delle firme entro il 30 settembre "sono differiti di un mese", si legge nel testo approvato in Consiglio dei ministri. "Il governo ha approvato la proroga del referendum sulla cannabis – esulta su Twitter Marco Cappato – Tranne la Lega che si è astenuta, preferivano il sabotaggio". Poi richiama tutti all'attenzione: "È importante la pubblicazione immediata in Gazzetta Ufficiale, perché alle 13 domani ci sarebbe la scadenza in Cassazione".

Uno dei primi commenti a caldo che sono arrivati è quello di Riccardo Magi, presidente di +Europa, intercettato nei pressi di Palazzo Chigi: "È davvero stupefacente apprendere che la Lega non ha votato il provvedimento che sposta i termini del referendum perché è esattamente la norma che la Lega aveva chiesto nei mesi scorsi anche a beneficio dei referendum che ha promosso". Più tardi è arrivato anche il commento di Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni e presidente del comitato promotore referendum cannabis: "Prendiamo atto con soddisfazione della riparazione adottata dal Consiglio dei ministri ancorché con l’astensione della Lega, impegnata nella raccolta firme per altri referendum, e ringrazia le quasi 500 persone che hanno digiunato e che si sono auto-convocate in molte città per sostenere la richiesta di proroga". Poi aggiunge: "Il lavoro di recupero delle certificazioni è ancora in corso e l’appuntamento in Cassazione resta confermato nella speranza che il decreto venga pubblicato urgentemente in Gazzetta Ufficiale".

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