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Di Maio e la guerra ai Benetton: “Sono più veloci ad annunciare querele che a scusarsi”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, ingaggia una battaglia con la società Atlantia e con la famiglia Benetton con riferimento al crollo del Ponte Morandi e alla possibilità che l’azienda rientri nella partita di Alitalia: “I Benetton sono stati più veloci oggi a rispondere al sottoscritto (minacciando azioni legali) che a chiedere scusa ai familiari delle vittime”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Scontro aperto tra il gruppo Atlantia e il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Il capo politico del Movimento 5 Stelle attacca duramente la società in un post su Facebook rispondendo alle minacce di ricorrere alle vie legali da parte di Atlantia: “Il gruppo Atlantia e dunque i Benetton hanno appena minacciato di querelarmi perché – a loro dire – le mie parole sulla revoca della concessione ad Autostrade e le mie dichiarazioni su Alitalia potrebbero danneggiare il loro titolo in borsa. E certo, che importa a loro se nella tragedia del Ponte Morandi, quasi un anno fa, morirono più di 40 persone innocenti”. Di Maio attacca ancora: “I Benetton sono stati più veloci oggi a rispondere al sottoscritto (minacciando azioni legali) che a chiedere scusa ai familiari delle vittime, scuse che come molti di voi ricorderanno arrivarono con un ritardo imbarazzante.  Se a questi gruppi di potere tocchi il portafogli è la fine. E questo è quello che bisogna fare per riportare le cose nella giusta direzione! Oggi abbiamo capito che per i Benetton contano più i mercati finanziari che le persone”.

Nel post Di Maio prosegue: “Noi andiamo avanti come un treno, sia chiaro. Su questo non arretriamo di un centimetro. E se qualcuno vuole sfilarsi o tagliare la corda problema suo. Il cambiamento richiede coraggio. Il MoVimento 5 Stelle non tradisce mai la parola data ai cittadini”.

Il botta e risposta tra Di Maio e Atlantia

Oggi Di Maio, a Borse aperte, aveva definito Atlantia “decotta”, spiegando che per questo “non può essere coinvolta” nella questione Alitalia: “Se abbiamo detto a Genova che revocavamo le concessioni autostradali, il giorno in cui in maniera coerente lo faremo quell'azienda perderà valore in borsa. Se li mettiamo dentro Alitalia, faranno perdere valore anche agli aerei”. La replica dell’azienda è arrivata immediata: “Le dichiarazioni odierne del vice presidente Di Maio perturbano l'andamento del titolo Atlantia in Borsa, anticipando la presunta conclusione di un procedimento amministrativo che il ministro Toninelli ha affermato solo ieri ‘essere ancora in corso', e determinano gravi danni reputazionali per la società. Che si riserva di attivare ogni azione e iniziativa legale a tutela dei propri interessi, dei dipendenti, degli azionisti, dei bondholders e degli stakeholders tutti. Si ricorda che, sulla base del contratto di concessione in essere, ogni ipotesi di revoca – ove mai ne venissero accertati i presupposti – richiederebbe il previo pagamento del valore della concessione stessa, nei termini contrattualmente previsti e approvati per legge”.

Salvini contro Di Maio

La posizione di Luigi Di Maio sembra non essere condivisa dal vicepresidente del Consiglio e leader della Lega, Matteo Salvini: “Ci sono dei problemi giudiziari. Chi ha dei morti sulla coscienza paga e pagherà, io non faccio il giudice. Poi ci sono aziende che danno migliaia di posti di lavoro e prima di dire sono ‘decotte' bisogna pensare che ci sono in ballo migliaia di posti di lavoro”. Parlando durante la trasmissione Diritto e rovescio, il ministro dell’Interno ribadisce il suo messaggio: “Sul lavoro non si scherza. Chi sbaglia paga ma non devono andarci di mezzo i lavoratori per gli errori dei vertici”. Inoltre, le dichiarazioni di Di Maio sono state aspramente criticate anche da Confindustria, secondo cui queste frase sono “molto critiche perché anticipano le conclusioni di un procedimento amministrativo nel pieno del suo svolgimento e per i gravi effetti che potrebbero avere su una società quotata in Borsa”.

Attacca Di Maio anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti: “Anche su Alitalia e su Atlantia il ministro Di Maio, inconsapevole forse delle proprie parole e dei danni che può fare, gioca sulla pelle delle migliaia di lavoratori dimostrando prima di tutto il disprezzo per chi lavora in quelle aziende. Per fare un po' di propaganda ad uso e consumo dei social Di Maio si dimentica che ogni giorno, alle dipendenze di quei grandi gruppi imprenditoriali, si svegliano migliaia di lavoratori che non hanno alcuna colpa se non quella di fare il proprio dovere. E noi continueremo a difendere gli italiani da questo Governo sempre più nemico dei lavoratori”.

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