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Di Battista dice no a Conte: “Ti sono leale, ma finché M5s sostiene governo Draghi io non ci sto”

Alessandro Di Battista risponde a Giuseppe Conte e all’apertura del leader del Movimento 5 Stelle nei suoi confronti: “Ti sono leale ma fino a che il Movimento sosterrà questo governo io starò sempre dall’altra parte della barricata”. Quella dell’ex deputato è, quindi, quantomeno una chiusura temporanea a un ritorno tra i pentastellati.
A cura di Stefano Rizzuti
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Non basta l’apprezzamento espresso dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, nei confronti di Alessandro Di Battista. L’ex deputato pentastellato conferma la sua lealtà nei confronti dell’ex presidente del Consiglio, ma allo stesso tempo ribadisce il no al governo Draghi. Conte, in un’intervista al Corriere della Sera, ha parlato di Di Battista definendolo “un ragazzo leale e appassionato; adesso è in partenza per l’America Latina ma quando tornerà ci confronteremo e valuteremo le ragioni per camminare ancora insieme”. Un cammino, però, non semplice e la cui strada sembra piena di ostacoli, come dimostrano le stesse parole dell’ex deputato: “Ti sono leale – assicura a Conte – ma fino a che il Movimento sosterrà questo governo io starò sempre dall’altra parte della barricata”. Di Battista contesta, in particolare, la posizione del governo e di chi ne fa parte su tanti temi, dai migranti all’ambientalismo, dall’economia alla lotta alla mafia.

Di Battista, inoltre, facendo l’in bocca al lupo a Conte sottolinea che è in partenza per l’America Latina, dove dovrebbe fermarsi circa due mesi per un reportage: “Sono in partenza, come sai sono appassionato di politica estera e di movimenti sociali ed in America Latina c'è fermento. Per confronti politici leali e franchi per te ci sarò sempre anche perché non dimentico chi e perché ti ha buttato giù “e ‘l modo ancor m'offende””. All’ex presidente del Consiglio dice ancora: “Ti ringrazio Giuseppe Conte per le belle parole che mi hai dedicato oggi sul Corriere. Sono un uomo leale come dici e come sai. Ti sono stato leale quando occorreva andare fino in fondo con la linea che il Movimento aveva scelto (fino in fondo significa fino in fondo a casa mia). E ti sono leale adesso e questo, in politica, significa dire pubblicamente quel che si pensa intimamente. Fino a che il Movimento sosterrà questo governo io starò sempre dall'altra parte della barricata”.

L’ex deputato sottolinea ciò che non condivide dell’operato del governo, a partire dalle politiche sulla piccola e media impresa e criticando un esecutivo “a trazione Confindustria”. Critica, anche, l’alleanza con il Pd e le affermazioni del segretario Enrico Letta sul tema dei migranti, così come parla di un ambientalismodi facciata, o sporco, o di establishment”. Ribadisce l’importanza della regola del doppio mandato che sembra vicina a essere definitivamente superata dal M5s. Chiede di utilizzare i soldi per realizzare il Ponte sullo Stretto per “finanziare la creazione di una Casa Farmaceutica Pubblica. Non è un'utopia esiste altrove. Perché nel ‘mondo civile' solo i privati possono produrre farmaci, vaccini inclusi?”. Rilancia il tema del conflitto di interessi e della lotta alla mafia, che “si fa con l’intransigenza”. Ancora, Di Battista precisa di voler contrastare “fermamente l’austerità che, celatamente, sta tornando: sono convinto che ti abbiano fatto fuori anche perché hai effettuato sacrosanti scostamenti di bilancio per ristorare famiglie ed imprese”.

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