“Dacci 50mila euro a testa”, così le Olgettine cercavano di ottenere soldi da Berlusconi

Dalle undici telefonate depositate agli atti del processo Ruby Ter, che coinvolge l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e altri 30 imputati, accusati a vario titolo di corruzione giudiziaria e falsa testimonianza, è emersa la registrazione di una conversazione telefonica tra Alessandra Sorcinelli, Barbara Guerra e l'ex cavaliere, avvenuta il 20 giugno del 2013. Durante la telefonata, pubblicata in esclusiva da Repubblica, le due ragazze chiedono soldi a Silvio Berlusconi.
"Soldi per continuare a vivere". Cinquantamila euro a testa è la somma richiesta, che vorrebbero utilizzare per avviare un'attività a Miami. "Dopo quattro anni di m…", aggiungono, "non abbiamo più una lira". Non hanno più soldi per vivere e non possono neanche prelevare. Chiedono a Berlusconi di chiamare immediatamente il ragionier Spinelli per sbloccare il pagamento. Il tono è concitato, l'ex Cavaliere sembra in soggezione. Berlusconi cerca di desistere, "ma la scorsa settimana ho pagato 160mila euro per gli arredi della tua casa", replica, ma Barbara Guerra, stizzita, gli ricorda che quella non è casa sua. La casa è una villa alle porta di Milano che Berlusconi ha concesso in comodato d'uso gratuito ventennale. Infine, l'ex Cav propone loro un incontro per il successivo sabato mattina ad Arcore, ma le ragazze insistono per avere il bonifico entro la fine della giornata e quasi gli intimano di chiamare subito Spinelli, nell'immediato.
Il denaro, sospetta l'accusa, viene chiesto in cambio del silenzio sulle vere finalità del Bunga bunga. Pur di non far emergere la verità sui festini di Arcore, Silvio Berlusconi avrebbe iniziato a pagare le ragazze, con somme in contanti e contratti a Mediaset. Quando però il processo Ruby arriva al clou e le ragazze chiamate a testimoniare vengono a loro volta indagate, Berlusconi smette di pagare. E alcune di loro non la prendono bene e continuano a chiamare l'allora Cavaliere pretendendo altro denaro.