Cosa si sono detti sui dazi Giorgia Meloni, J.D. Vance e von der Leyen nell’incontro a Chigi

La messa di insediamento di Papa Prevost a S. Pietro diventa un'occasione per far incontrare tutte le parti coinvolte nel negoziato sui dazi, lanciati dall'amministrazione americana.
Anche se il presidente Usa è assente, questo pomeriggio si sono visti a Palazzo Chigi per un vertice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il vicepresidente Vance e la padrona di casa, la premier Giorgia Meloni. Al centro della discussione, come dicevamo, soprattutto i rapporti commerciali tra Usa e Ue.
Vance: "Spero che questo sia l'inizio dei negoziati sui dazi tra Usa e Ue"
Il vicepresidente americano è apparso ottimista sulla possibilità che Stati Uniti e Unione europea trovino un accordo prima di luglio, quando in teoria dovrebbe finire la tregua di 90 giorni decisa da Donald Trump
"L'Europa è un alleato importante degli Stati Uniti, gli stati membri sono alleati importanti, ma abbiamo avuto qualche disaccordo, come qualche volta capita tra amici, su alcuni temi quali il commercio", ha detto prima dell'incontro a tre. "Ma abbiamo anche molti accordi e molte cose su cui possiamo lavorare insieme", ha subito aggiunto, "avremo una grande riunione. Speriamo che sia l'inizio di negoziati a lungo termine sul commercio e di vantaggi reciproci a lungo termine". Durante la sua vista alla Casa Bianca, un mese fa, Giorgia Meloni aveva ottenuto da Trump la promessa di un suo viaggio a Roma, durante il quale il tycoon avrebbe anche potuto incontrare i vertici europei, per sbloccare i negoziati sui dazi. Ma una data fino ad ora non è stata ancora fissata.
Il vicepresidente americano ha quindi ringraziato la premier Giorgia Meloni per il trilaterale organizzato oggi: "Ringrazio la presidente Meloni che è diventata una buona amica. E parlo anche a nome del presidente Trump quando dico che siamo grandi fan suoi e dell'Italia", ha detto alla stampa. "La presidente Meloni si è offerta, e il presidente Trump e io abbiamo accettato, di costruire ponti tra Europa e Stati Uniti", ha aggiunto.
Il discorso di Meloni alla stampa prima del trilaterale
"Sappiamo che ci sono molte questioni da discutere e anche dei problemi da superare e soprattutto quanto le nostre relazioni, le relazioni tra Ue e Usa siano fondamentali per un Occidente che vuole mantenere la sua unità, la sua forza e che deve essere ancora in grado di disegnare la rotta. Sappiamo quanto siano importanti le nostre relazioni commerciali e siamo qui per discutere di tutto questo, spero che la giornata di oggi possa essere un primo incontro e un nuovo inizio", ha detto la premier Giorgia Meloni nella fase iniziale, aperta alla stampa, dell'incontro a tre. "Sono molto orgogliosa di ospitare due leader dell'Unione europea e degli Stati Uniti per iniziare un dialogo" tra Usa e Ue, ha esordito Meloni.
"Per la materia commerciale la competenza in Europa è della Commissione. Il ruolo dell’Italia è legato alla necessità, alla voglia di favorire un dialogo. Sicuramente voglio ringraziare i miei interlocutori per aver offerto questa occasione", ha aggiunto.
Le dichiarazioni di Ursula von der Leyen prima dei colloqui
Anche le dichiarazioni di Ursula von der Leyen, che hanno preceduto il vertice, sono sembrate positive: "‘Ciò che ci unisce è che alla fine vogliamo raggiungere un buon accordo per entrambe le parti". Von der Leyen ha ringraziato Meloni "per la sua ospitalità, per averci ricevuto qui oggi, per aver reso possibile questo incontro trilaterale" e per la "splendida giornata in Vaticano".
"So che gli europei devono aumentare gli investimenti sulla difesa e per questo motivo la Commissione ha abilitato l'uso di fino a 800 miliardi di euro nei prossimi 4 anni per investimenti in difesa. Questo rafforzerà l'Ue ma un'Europa forte significa anche una Nato forte", ha detto ancora la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen rivolgendosi a JD Vance. "Faremo il punto della situazione al summit Nato, ma oggi sono felice per questo trilaterale", ha sottolineato.
Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha definito la prossima come una settimana "cruciale" per le sorti del conflitto. "È importante ora che spingiamo, che le cose vadano avanti, e penso che la prossima settimana sarà cruciale su questo", ha detto prima dei colloqui.
Prima del trilaterale a Palazzo Chigi, il vicepresidente americano Vance ha incontrato il presidente ucraino Voldymyr Zelensky a Roma a Villa Taverna, la residenza dell'ambasciatore degli Stati Uniti: il faccia a faccia è durato circa 30 minuti. A piazza S. Pietro Meloni e Zelensky si sono salutati con un abbraccio affettuoso, dopo le tensioni degli ultimi giorni che si erano registrate per l'assenza della premier al vertice dei ‘volenterosi' in Albania, segno che le relazioni tra Roma e Kiev continuano a essere buone.
I tre leader dunque si sono seduti nel salottino del presidente di Palazzo Chigi attorno a un tavolo bianco, con alle spalle la bandiera italiana fra quella degli Stati Uniti e quella dell'Europa. Una quarta sedia, probabilmente destinata al segretario di Stato Usa Marco Rubio, era inizialmente collocata su un lato della stanza, durante il cosiddetto spray, così viene chiamato in America quel momento degli incontri istituzionali che viene aperto alla stampa. Davanti a una ventina di giornalisti, fotografi e operatori tv Meloni, Vance e von der Leyen hanno parlato per un paio di minuti a testa, prima che la stampa fosse portata fuori dalla stanza e cominciasse la fase clou del trilaterale.