Censis, gli italiani hanno paura: è corsa al risparmio contro crisi economica e futuro incerto
È la paura l'erede dell'emergenza coronavirus. Lo afferma un rapporto redatto da Censis e Assogestioni sulle scelte di investimento degli italiani dopo l'emergenza coronavirus. Il 67,8% degli italiani sostiene di avere paura per la situazione economica familiare: una percentuale che cresce fino al 72% nel caso dei millennial e delle donne e che arriva al 75% nel Mezzogiorno. Si tratta di un timore trasversale, diverso da quello registrato durante altre crisi economiche, e che colpisce tutti i gruppi sociali. Questo sentimento è condiviso anche dal 76% degli imprenditori e dall'82,6% delle persone con un reddito basso. Lo stato d'animo dominante tra gli italiani, oltre la paura, è l'incertezza per il proprio futuro economico (49,7%), in aumento di quasi 8 punti rispetto a quanto registrato nel periodo pre-Covid. Il dato arriva al 58,9% tra gli imprenditori.
"Nella fase post-emergenza, la biopaura da contagio e la minaccia alla salute si saldano ai timori per le incerte prospettive economiche. La pauradiventa così il principio regolatore emotivo di questa nuova stagione" e si traduce per quanto riguarda il portafogli in una rinnovata propensione al risparmio e ad un vero e proprio boom della liquidità", si legge nel report. In effetti, questa apprensione per il futuro, reso incerto dalla pandemia, ha spinto i cittadini a risparmiare. D'altronde, a dispetto della paura, le entrate del 71,2% delle persone che ricevono un reddito (quindi pensionati, dipendenti pubblici, lavoratori del settore privato non in cassa integrazione o congedo parentale), circa 28 milioni di persone, non hanno risentito del lockdown.
Ragion per cui in molti sono riusciti a risparmiare notevolmente, aumentando allo stesso tempo il boom di liquidità. Che è aumentata di 34,4 miliardi di euro nei portafogli degli italiani durante i mesi del lockdown. Secondo il rapporto Censis, ad aver migliorato le proprie capacità di risparmio è il 39% degli italiani, con punte fino al 58 tra i redditi elevati. Le incertezze e la possibilità che un evento inatteso sconvolga la propria quotidianità spingono gli italiani ad essere più prudenti, facendoli provare al tempo stesso un profondo senso di vulnerabilità.