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Covid 19

Bozza nuovo Dpcm: coprifuoco per tutti alle 22 e divieto di uscita dal comune in Regioni a rischio

Una bozza del nuovo dpcm riporta qualche modifica alle norme finora previste per il contenimento del contagio da Covid-19. Per le zone rosse, quelle considerate più a rischio, si andrà incontro a un lockdown, mentre per tutto il territorio nazionale si prevede un coprifuoco dalle 22 alle 5. Divieto di spostamenti al di fuori del proprio comune per i territori più a rischio.
A cura di Stefano Rizzuti
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Coprifuoco dalle 22 alle 5, chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, didattica a distanza al 100% per le scuole superiori e riduzione della capienza dei mezzi del trasporto pubblico locale al 50%. Sono questi alcuni dei punti principali contenuti in una bozza del dpcm che il governo si appresta a varare nelle prossime ore. Si tratta ancora di una bozza non definitiva, visionata da Fanpage.it, che potrebbe essere modificata dopo il confronto con le Regioni. Uno dei punti principali, a livello nazionale, riguarda il coprifuoco dalle 22 alle 5, con la possibilità di uscire solo per comprovate esigenze lavorative e di salute. Divieto di spostamento in entrata e in uscita per alcuni territori nelle zone più critiche. Ancora, vietato ogni spostamento “in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione” per quei territori considerati zona rossa.

Bozza dpcm, le limitazioni a livello nazionale

Il dpcm dispone una suddivisione del territorio italiano in tre aree sulla base del diverso rischio epidemiologico: rossa, arancione e gialla. Valgono alcune norme per tutto il territorio nazionale, a partire dal coprifuoco, che secondo la bozza varrà dalle 22 alle 5. Verranno “consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Possibile chiusura di piazze e strada per tutto il giorno

La chiusura di piazze e strade prevista dai comuni non varrà più solamente per la sera, ma può essere disposta per tutta la giornata o “in determinate fasce orarie”. Vengono sospese anche le attività di sale giochi e sale scommesse anche “se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente”. Sospese anche le mostre e tutte la attività dei musei e dei luoghi della cultura. Novità anche per le scuole, con la didattica a distanza nel 100% dei casi per gli istituti superiori. Rimane la didattica di presenza per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia. Sospensione anche per lo svolgimento di concorsi pubblici e privati e per l’abilitazione all’esercizio delle professioni, fatta eccezione per quelli effettuati su basi curriculari e per i concorsi per il personale sanitario.

Trasporto pubblico, dpcm riduce capienza al 50%

Chiusura per i centri commerciali nel weekend, ad eccezione di farmacie e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole al loro interno. Sui mezzi del trasporto pubblico locale e del trasporto ferroviario regionale (esclusi invece gli scuolabus) la capienza viene ridotta al 50%. Nella pubblica amministrazione si deve assicurare una percentuale quanto più elevata possibile di lavoro agile. Sospesi anche i servizi di crociera per le navi italiane, mentre per quelle straniere è consentito l’ingresso nei porti italiani è consentita solo la “sosta inoperosa”. Infine, le disposizioni dovrebbero entrare in vigore a partire dal 5 novembre e rimanere in vigore fino al 3 dicembre, almeno stando alla bozza ancora suscettibile di modifiche.

Le restrizioni per la zona rossa e la zona arancione

Per i comuni che si trovano nella zona rossa è “vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”. Qui le ulteriori specifihe di ciò che sarà e non sarà consentito nelle zone arancioni e rosse.

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