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Attacco frontale di Fini a Berlusconi: ddl solo per il suo interesse

Dura arringa del leader di Fli contro Berlusconi e la maggioranza che lo sostiene. E ne ha anche per la Lega: “Danno il loro meglio quando si vestono da Unni e da Barbari”.
A cura di Alfonso Biondi
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Dura arringa del leader di Fli contro Berlusconi e la maggioranza che lo sostiene. E ne ha anche per la Lega: Danno il loro meglio quando si vestono da Unni e da Barbari

Gianfranco Fini parte all'attacco.  Dal palco della convention di Futuro e Libertà a Palermo il Presidente della Camera ha avuto parole durissime per il suo ex alleato Silvio Berlusconi, ponendo un pesantissimo accento sul controverso ddl intercettazioni che già aveva suscitato vibranti proteste da parte degli altri partiti d'opposizione. "La legge sulle intercettazioni non è la migliore legge per l'interesse nazionale ma forse per l'interesse personale di qualcuno" ha sbottato Fini, lasciando capire che quanto successo in commissione giustizia alla Camera proprio non gli è andato giù. I due emendamenti proposti dal Pdl- carcere da 6 mesi a 3 anni per i giornalisti che pubblicano intercettazioni irrilevanti e divieto di pubblicazione delle intercettazioni fino all’udienza filtro- e le conseguenti dimissioni della futurista Giulia Bongiorno hanno riacceso in lui un astio mai del tutto sopito. "Un giorno- ha aggiunto- serve il processo breve e un giorno il processo lungo a seconda di quello che conviene".

Ma l'arringa finiana non si è fermata qui. Il Presidente della Camera ha sottolineato ancora una volta l'importanza di un passo indietro da parte dell'attuale Capo di governo: "se amasse l'Italia dovrebbe passare la mano"," è finita l'era del berlusconismo e del bipolarismo", "faccia un bagno di umiltà e realismo". Duro e coinciso, forse anche troppo.

Un attacco ben progettato che non si è fermato solamente a Berlusconi e al suo partito, ma che ha travolto anche la Lega Nord, altro pilastro sul quale poggia l'attuale maggioranza di governo. E i toni di Fini sono stati quasi caricaturali:  "Quelli della Lega- ha dichiarato- danno il meglio quando a Pontida si vestono da Unni e Barbari. La secessione? Fuori dalla storia". Insomma un Fini che per un giorno si spoglia della sua carica istituzionale e torna a fare il leader di partito, segno che forse i tempi per andare al voto sono davvero maturi. Segno che la campagna elettorale, forse, è davvero iniziata.

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