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Assegno unico universale, per il 2024 non serve presentare una nuova domanda: la circolare Inps

Le domande per l’Assegno unico e Universale per i figli a carico già presentate valgono anche per le annualità successive. A meno che gli utenti non debbano comunicare eventuali variazioni da inserire nella domanda, ad esempio per la nascita di un nuovo figlio. Lo spiega l’Inps con una nuova circolare.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nel 2024 per ottenere l'assegno unico e universale per i figli a carico, il sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni (in presenza di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili, non servirà una nuova domanda ma sarà valida quella già presentata negli anni scorsi.

Servirà invece la Dichiarazione sostitutiva unica aggiornata (Dsu) perché in assenza si riceverà da marzo solo l'importo minimo. Lo chiarisce l'Inps con una nuova circolare con la quale comunica il calendario dei pagamenti gennaio-giuno 2024 dell'Assegno unico universale, che si rivolge a tutte le categorie di lavoratori, dipendenti pubblici e privati, autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati.

Le date dei pagamenti per l'Assegno unico universale nel 2024

Per quanto riguarda le rate dell'Assegno unico universale in assenza di variazioni, dice l'Inps, nel periodo gennaio – giugno 2024 sono previste le seguenti date di pagamento:

  • 17, 18, 19 gennaio
  • 16, 19, 20 febbraio
  • 18, 19, 20 marzo
  • 17, 18, 19 aprile
  • 15, 16, 17 maggio
  • 17, 18, 19 giugno

Il pagamento della prima rata avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla domanda, con l’accredito dell’importo delle rate spettanti in caso di conguaglio, sia a credito sia a debito.

Come dicevamo, l'istituto ricorda che le domande per l'Assegno unico e Universale per i figli a carico già presentate valgono anche per le annualità successive, fatto salvo l'onere per gli utenti di comunicare eventuali variazioni da inserire nella domanda, ad esempio per la nascita di un nuovo figlio. Pertanto, non è necessario presentare una nuova domanda Auu per il 2024, sempre che la domanda già trasmessa non sia nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta.

Ai fini della determinazione dell’importo della prestazione, è necessario presentare invece una nuova Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per il 2024: in assenza di Isee, l’importo Auu sarà infatti calcolato dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa. Qualora la Dsu sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati saranno adeguati da marzo con la corresponsione degli arretrati. Per presentare la Dsu sul sito Inps è disponibile il servizio Isee precompilato.

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