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Anche la Boldrini con “Liberi e Uguali”: fissata la data della sua discesa in campo

Laura Boldrini ufficializzerà il passaggio a “Liberi e Uguali” il prossimo 22 dicembre, in occasione di un evento a Roma, nel quartiere San Lorenzo.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Auspichiamo possa venire con noi. Si è data una linea, vuole portare a termine la legge di Bilancio alla Camera e poi prendere una decisione". Questo il contenuto dell'appello che il presidente del Senato e leader di "Liberi e Uguali", aveva lanciato in tv al presidente della Camera Laura Boldrini, in occasione della presentazione del nuovo simbolo. Ora è arrivato l'annuncio ufficiale: la Boldrini ci sarà e ha fatto sapere che si unirà alla nuova formazione il prossimo 22 dicembre.

Sono stati resi noti anche data e luogo della discesa in campo. Archiviata la manovra quindi, come promesso, il presidente della Camera, a quanto si apprende, aderirà al nuovo partito durante una sorta di brindisi natalizio. Gli inviti stanno partendo in queste ore, ma è prevista la partecipazione dei leader del nuovo partito, tutti riuniti nella sede della Fondazione Cerere, nel quartiere romano di san Lorenzo. L'evento decreterà di fatto la fine del suo mandato istituzionale a Montecitorio, come terza carica dello Stato, e l'inizio della sua militanza politica all'interno del nuovo partito della sinistra.

Come ha anticipato l'Huffingtonpost, si dice che per lei sia stato pensato un ruolo di primissimo piano nel nuovo soggetto che prenderà forma stabile dopo le elezioni: potrebbe essere nominata presidente. Ma non ci sono ancora conferme ufficiali.

Anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris potrebbe essere chiamato a far parte del nuovo schieramento, ma a i giornalisti che gli hanno chiesto conferma, dopo la notizia di un contatto tra lui e Grasso, ha risposto così: "In questi giorni ho fatto così tante telefonate che il mio voto avrei dovuto darlo a Grasso,Boldrini, Di Maio, Gentiloni, Carfagna. Io mi sento con tutti perché sono il sindaco di Napoli e se ogni telefonata fosse un voto allora ci sarebbe un imbroglio perché il voto è uno solo".

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