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A che punto è il decreto Pnrr: quasi mille emendamenti presentati in commissione

Il decreto Pnrr si trova in commissione Bilancio al Senato, dove sono arrivate quasi mille richieste di modifica. La maggior parte degli emendamenti arrivano dalla maggioranza.
A cura di Annalisa Girardi
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In commissione Bilancio al Senato sono arrivati quasi mille emendamenti al decreto Pnrr. Per la precisione sono 952, di cui la maggior parte arriva dall'area del centrodestra. Fratelli d'Italia ha presentato 196 proposte di modifica, Forza Italia 167 e la Lega 151. Già in campagna elettorale del resto i partiti di centrodestra insistevano per rivedere il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Anche l'area di centro e sinistra, comunque, ha presentato diversi emendamenti: ce ne sono 140 dal Partito democratico, 87 dal Terzo polo e 79 dal Movimento Cinque Stelle.

A insistere sulla necessità di rivedere il Piano è pure Confindustria: "Oggi siamo nel marzo del 2023, sperando che l'Italia si metta d'accordo con Bruxelles su come adeguare quel Pnrr. Speriamo che l'Italia lo faccia come ha fatto la Germania che ha chiesto due modifiche, entrambe già votate", ha detto il presidente degli industriali, Carlo Bonomi, ad un evento a Brindisi. "Nel 2020 noi dicevamo di non essere convinti di come il Pnrr era fatto. Scoppiato il conflitto in Ucraina, noi chiedevamo un aggiornamento del Piano, perché siamo sempre stati nel merito delle cose, con la tripla a: agovernativi, apartitici e autonomi. Credo che su questo si possa fare una riflessione sul merito per portare avanti le cose", ha poi aggiunto.

Rimane aperta la questione della gestione del Piano a livello locale: "Oggi parlare del Pnrr ha evidenziato da un punto di vista positivo la grande difficoltà delle amministrazioni, soprattutto dei piccoli Comuni che devono gestire delle complessità e sono sottodimensionati", ha denunciato Gaetano Manfredi. Il sindaco di Napoli ha raccontato di essere stato lui stesso preoccupato "al mio arrivo sulla questione progettuale del Pnrr, sulla partecipazione bandi e il reperimento delle risorse". Ma soprattutto, sulla realizzazione delle opere.

"Non c'è alcuna guerra con i presidenti delle Regioni, il dialogo è positivo, il dl che ho portato all'attenzione del Consiglio dei ministri, che è in discussione al Senato, ha avuto il parere positivo dopo un confronto molto interessante con Regioni, Province e Comuni", ha invece commentato su Twitter il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto.

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