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Parto record a Perugia: 3 gemelle e una placenta, succede una volta su un milione di gravidanze

Il raro parto trigemellare nella struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia del Santa Maria della Misericordia di Perugia. La particolarità consiste nel fatto che le tre gemelle, Giada, Ginevra e Flavia, erano attaccate a una sola placenta, quindi sono identiche. Mamma e figlie stanno bene.
A cura di Susanna Picone
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Perugia e in particolare la struttura di Ostetricia e Ginecologia del Santa Maria della Misericordia è stata teatro la settimana scorsa di un raro parto trigemellare. Nella notte tra giovedì e venerdì sono nate, infatti, Giada, Ginevra e Flavia, tre bimbe venute al mondo a pochi secondi di distanza l’una dall’altra. La particolarità di questo parto trigemellare consiste nel fatto che le tre bambine erano attaccate a una sola placenta, quindi sono identiche. Una condizione che, secondo quanto reso noto dallo stesso ospedale di Perugia, si verifica una volta su un milione di gravidanze; in Italia un caso ogni due anni. Le condizioni della mamma – una trentottenne che vive a Panicale (Perugia) – e delle sue tre gemelline sono definite eccellenti dal direttore della struttura Giorgio Epicoco.

Le tre gemelle resteranno qualche giorno in osservazione in ospedale – Le tre gemelle sono nate con parto cesareo eseguito dall'équipe composta dai dottori Claudia Giordano, Laura Giannone, Valeria Gavagni, Nicola Tramontano (anestesista) e dall'ostetrica Alessia Natalicchi e all’anagrafe sono state registrate con una differenza di un minuto una dall'altra, a partire dalle 4.16 della notte del 3 maggio. Dopo la gestazione, per motivi precauzionali legati alla prematurità e al basso peso, le neonate sono state trattenute nell'Unità di Terapia intensiva, dove resteranno in osservazione per qualche giorno. "Le emozioni provate in questi giorni non si sono ancora placate – le parole della neo mamma ai quotidiani locali -: un mix di attesa, paura e felicità. Ci vorrà ancora tempo per calarsi nella nuova realtà, ma confido nell’aiuto di mio marito e dei nostri familiari".

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