Napoli, vigili segnalano macchia d’olio ma vuole passare lo stesso e li travolge con scooter: condannato

La strada in piazza Sette Settembre viene chiusa perché c’è una pericolosa macchia d’olio sull’asfalto. Viene inviata una pattuglia della Polizia Locale di Napoli e gli agenti segnalano la chiazza agli automobilisti per evitare incidenti. Ma un uomo in sella ad uno scooter vuole passare lo stesso nella zona interdetta. Vuole tornare a casa, ma non vuole fare il giro largo. Così, accelera, incurante del posto di blocco dei vigili urbani, e li travolge con lo scooter, trascinando uno degli agenti per terra. Arrivano altri due agenti per bloccarlo. Lui si dimena e scalcia.
La lite per una strada chiusa: naso spaccato al vigile
Nel frattempo, un altro uomo a bordo di un altro scooter, fino a quel momento estraneo ai fatti, interviene a difesa del motociclista. Scende dal mezzo e sferra una serie di cazzotti in faccia ad uno dei vigili, poi fugge via. Intanto, è necessario l’intervento di altre due volanti e della Polizia di Stato, intervenuta a supporto della Municipale, per ammanettare il motociclista esagitato. L’episodio risale a due anni fa. Era il 4 luglio 2021 e a Napoli c’era il Pride. Da allora è partita una procedura giudiziaria. L’uomo che ha sferrato il cazzotto, poi identificato, ha patteggiato una condanna a 8 mesi.
Il processo e la sentenza
L’altro uomo, che era a bordo dello scooter, è andato a dibattimento ordinario. Due agenti di Polizia Locale si sono costituiti parte civile, assistiti dall'avvocato Sergio Romano, sostenendo da soli le spese legali, per testimoniare la loro vicinanza e partecipazione e sono stati sempre presenti alle udienze. Anche se in questi casi la possibilità di risarcimento è quasi nulla. Il 19 luglio scorso è arrivata la sentenza di primo grado del Tribunale Ordinario di Napoli I sezione penale, Giudice Monocratico Napolitano Tafuri – con condanna a un anno per i reati di minaccia violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e al pagamento delle spese di giustizia. Nel frattempo, l’imputato era stato tratto in arresto per altri fatti e detenuto al carcere di Poggioreale.
L’avvocato Romano: “Le violenze contro autorità vanno punite”
Per l’avvocato Sergio Romano, che difende i due agenti di Polizia Municipale costituitisi parte civile,
L'istruttoria dibattimentale è stata puntuale ed equilibrata e ha concesso alle varie parti processuali pari dignità ed ampio respiro. È stata una sentenza che ha ristabilito la verità dei fatti, lanciando un monito molto importante, ovvero che le condotte in dispregio del rispetto del vivere civile, e che gli atti di violenza contro chi rappresenta l'Autorità , vengono punite e sanzionate.
E aggiunge:
Ciò assume maggior importanza in una società ed in un contesto come quello che la nostra città sta vivendo in questo periodo dove chi rappresenta l'Autorità costituita, in ogni sua declinazione, è soggetto e sottoposto a continui rischi di aggressione da parte dell' utenza. Il mio pensiero va ai sanitari dei Pronto Soccorsi degli ospedali, al personale delle ambulanze, agli operatori delle forze dell' ordine, così come a tutti coloro che rappresentano la front-line in casi di emergenza.
Infine, il legale conclude:
Credo sia doveroso rappresentare che la volontà degli agenti di costituirsi parte civile in questo processo, non è stata dettata da motivazioni di natura economica o risarcitoria essendo da subito gli stessi consapevoli della quasi impossibilità di un soddisfo; ma, come hanno riferito, hanno voluto essere presenti al processo “per dignità professionale, per il rispetto che abbiamo per la divisa che portiamo e per tutti quei colleghi che come noi rischiano ogni giorno per strada. L'unica nota dolente è stata la totale assenza dell'Assessorato competente nonché dell'Amministrazione Comunale, al fianco di questi due giovani validi e coraggiosi agenti, che andavano lodati e non abbandonati”.