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Vaccini antinfluenzali, cosa succede in Lombardia: quante dosi mancano davvero

Il vaccino antinfluenzale quest’anno è più che mai è consigliato per la concomitanza dell’influenza stagionale con il Coronavirus. Il piano di Regione Lombardia, annunciato a inizio ottobre, prevedeva 2.884.000 dosi per le fasce deboli della popolazione (bambini, anziani, sanitari e malati). Molti medici e cittadini però hanno denunciato ritardi nella consegna delle dosi. Perché nella regione più colpita dal Covid allora è ancora così difficile vaccinarsi? Quanti vaccini sono arrivati? E cosa accade a chi non rientra nelle categorie garantite? Abbiamo provato a rispondere ad alcuni interrogativi.
A cura di Simone Gorla
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Migliaia di famiglie in Lombardia sono in attesa del vaccino antinfluenzale, che quest'anno più che mai è consigliato per la concomitanza con l'emergenza Coronavirus. In vista dell'inverno è fondamentale, infatti, ridurre al massimo gli effetti dell'influenza stagionale che potrebbero pesare drammaticamente sul sistema sanitario. Appelli e inviti a vaccinarsi sono stati fatti da medici, virologi e autorità. È per questo motivo che oggi tanti cittadini cercano di accedere al vaccino. Ma non è facile. In tutta Italia le dosi mancano. E si moltiplicano le denunce sulla difficoltà a vaccinarsi, anche per le persone molto anziane. Tra le altre, ha creato clamore quella di Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano.

Quali vaccini ha ordinato Regione Lombardia?

Stando al piano presentato dalla Regione all'inizio del mese di ottobre, i vaccini ordinati sono:

Quadrivalente somministrabile dai 6 mesi: 1.024.000 dosi. Quadrivalente con adiuvante per gli over 65 anni: 800.000 dosi. Trivalente con adiuvante per gli over 65 anni: 200.000 dosi. Quadrivalente su colture cellulari somministrabile dai 9 anni di età: 200.000 dosi. Quadrivalente ad alte dosi per over 65 anni: 168.000 dosi. Vaccino vivo attenuato spray dai 2 ai 18 anni: 492.000 dosi. In seguito è partito un ordine per altre 150mila dosi.

Quanto sono costati?

Per il forte aumento della richiesta rispetto agli anni precedenti, a fronte di una produzione che per motivi tecnici non può essere infinita, i prezzi pagati sono molto più alti che in passato. È un problema che riguarda tutti, ma in Lombardia l'opposizione in Consiglio regionale ha accusato la giunta di aver pagato di più i ritardi negli ordini. Sul caso la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta. 

Quando devono arrivare?

Erano attesa a ottobre 792.000 dosi, a novembre 2.092.000 dosi per un totale di 2.884.000 dosi su una popolazione target (anziani, bambini, operatori sanitari, soggetti a rischio e fragili) di circa 3 milioni e 874mila persone.

Cosa prevede il piano vaccinale?

Il calendario della Lombardia prevedeva per il mese di ottobre la vaccinazione di soggetti fragili, degli ospiti delle Rsa e l'inizio della campagna per gli over 65. Per la prima metà di novembre la vaccinazione dei soggetti in età pediatrica fragili e dei bimbi tra 6 e 24 mesi di età. Quindi anche l'arrivo delle dosi per persone tra 60 e 64 anni con priorità alle persone fragili. Da metà novembre in poi i bambini da 2 a 6 anni, gli operatori sanitari e la restante parte della popolazione tra 60 e 64 anni.

Quante persone devono essere raggiunte?

L'obiettivo della campagna è raggiungere il 75% degli over 65 e dei bambini, l'80% dei soggetti fragili, il 50% nella fascia 60-64 anni. Sono obiettivi più alti rispetto alla media delle persone vaccinate negli anni precedenti.

Quando arriva il picco dell'influenza?

Il picco dell'influenza negli ultimi tre anni si è verificato tra fine gennaio e inizio febbraio, mai prima della fine di dicembre. Per questo, spiegano le autorità, c'è ancora tempo per completare la campagna.

Quante dosi sono arrivate finora?

Regione Lombardia ha reso noto che, a sabato 21 novembre, sono circa 1.800.000 le dosi di vaccino distribuiti ad oggi a medici di Medicina generale, Asst e Rsa del territorio lombardo. Degli ulteriori 700.000 mila vaccini acquistati, 50 mila verranno distribuiti entro domenica, 200 mila entro il 30 novembre, 200 mila entro i primi 15 giorni di dicembre. 250 mila inoltre, sono già presenti nei magazzini e costituiscono le eventuali seconde dosi di Fluenz, l’innovativo vaccino spray per bambini.

Nelle ultime settimana medici, farmacisti e amministratori locali hanno denunciato ritardi e difficoltà a reperire le dosi. Una mail dell'Ats di Milano ha comunicato ai medici di base che dopo i 235mila vaccini per gli over 65 consegnati "la rete distributiva non ha, attualmente, ulteriore disponibilità”.

E chi non rientra nelle fasce a rischio?

Per chi non rientra nelle categorie protette in questo momento è molto difficile reperire il vaccino, che è ancora introvabile in commercio. “Come farmacie ancora non sappiamo quante dosi avremo dalla regione da poter vendere ai cittadini”, ha spiegato Annarosa Racca, presidente di Federferma Lombardia. Solo in alcune grandi strutture private sono disponibili maggiori dosi, ma a pagamento e con prezzi maggiori (circa 60 euro in media) rispetto a quelli della farmacie (meno di 20 euro).

Ci sono problemi logistici nella distribuzione?

Uno dei principali problemi della campagna vaccinale di quest'anno è la mancanza di luoghi adatti per la somministrazione. Se infatti gran parte dei medici di base si è messa a disposizione per inoculare il vaccino – anche se con percentuali di adesione differenti, che vanno dal 100% di Ats Insubria al 80% di Milano e 78% di Brescia – molti hanno denunciato che i loro studi non sono adatti per questa attività, per mancanza di spazio sufficiente a garantire il distanziamento. Per questo sono stati attrezzati negli ultimi giorni altri luoghi: dalla fermate della metropolitana di Gerusalemme, a Milano, al tendone allestito dalla protezione civile in piazza Duomo.

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