1.654 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Migranti, Salvini contro Conte: “Lo rispetto, ma nessuno può dirmi cosa fare, decido io”

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si rivolge nuovamente con toni duri al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sul tema dei migranti: “È giusto rispettare le competenze di ciascuno, ma mi auguro che nessuno mi dica cosa fare, visto che ho dimostrato che l’immigrazione può essere gestita positivamente”.
A cura di Stefano Rizzuti
1.654 CONDIVISIONI
In foto: Matteo Salvini.
In foto: Matteo Salvini.

La polemica nel governo sul tema dei migranti prosegue. Dopo le parole del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sul presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il leader della Lega torna a chiedere di non avere intromissioni per quanto riguarda le decisioni riguardanti le politiche migratorie. Ospite di Sky Tg 24, a ‘L'intervista di Maria Latella', Salvini risponde a una domanda proprio su Conte: “È il presidente del Consiglio. Così come oggi e sabato. Non è una gran novità. Detto questo, è giusto rispettare le competenze di ciascuno”. Ma Salvini, parlando della Sea Watch 3, sembra esprimere qualche perplessità in più: “Mi auguro che nessuno mi dica cosa fare, visto che ho dimostrato che l'immigrazione può essere gestita positivamente. Se qualcuno mi chiamasse e mi dicesse ‘farli sbarcare', io dico ‘no’”. Anche se fosse Conte: “Non vedo il motivo per cui dovremmo aiutare degli scafisti”.

Sempre in tema di migranti, Salvini lancia un messaggio a Luigi Di Maio: “Il nostro obiettivo è cambiare l’Europa non per dividerci i migranti, ma per chiudere i confini. Un continente serio fa entrare chi merita, questo è l'obiettivo, non redistribuire”. Poi, sul decreto sicurezza bis il ministro dell’Interno tiene il punto: “Io sono a Roma lunedì, aspetto di essere convocato. Il decreto sicurezza è pronto, spero che non ci siano calcoli elettorali. Come è importante aiutare le famiglie. Spero che nessuno dica ne riparliamo tra 15 giorni”.

Altro tema su cui Salvini si dice pronto a scontrasi, se necessario, con i Cinque Stelle è quello dell’aumento dell’Iva: “La priorità sarà ridurre le tasse. Se di Maio mi dicesse aumentiamo l'Iva, beh quello no… Io sono al governo per tagliare le tasse, non aumentarle. Voglio ridurre le tasse alle famiglie e alle imprese, che è l'unico modo per ridurre il debito: voglio gli italiani che lavorano, che consumano, che pagano le tasse. Mi parlano di vincoli, del 3%, ma magari se gli italiani ci danno forza siamo in grado di ridiscuterle queste regole europee”. Secondo il vicepresidente del Consiglio, “aumentare la tasse sarebbe la fine del nostro Paese. Sta lentamente e faticosamente riprendendosi grazie agli imprenditori e agli operai, non possiamo prenderli a schiaffi aumentando Iva, tassando conti correnti o facendo la patrimoniale”.

Infine, Salvini parla anche dei fischi rivolti a Papa Francesco durante il suo comizio a Milano: “Non mi piacciono mai i fischi. Se c'era qualcuno che fischiava, c'era tanta gente che applaudiva”. E sul possibile incontro con il pontefice, Salvini precisa: “Non l'ho mai chiesto. Per me sarebbe una gioia. Leggo articoli surreali sui giornali, ma non ho mai chiesto di incontrare Papa Francesco, mi piacerebbe farlo in futuro”.

1.654 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views