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Meteo, mai così caldo in 150 anni. Caronte farà sfiorare i 40 gradi

Caldo e afa raggiungeranno l’apice nel fine settimana, con temperature che con “Caronte” raggiungeranno i 37-38 gradi.
A cura di S. P.
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L’anticiclone ribattezzato dai meteorologi “Giuda” ha fatto salire in questi giorni le temperature fino a sopra i 33-34 gradi su molte città della penisola, soprattutto nel Nord-Italia, ma è nulla rispetto a quanto accadrà con un altro anticiclone in arrivo sul Paese, quello che gli esperti meteo hanno invece battezzato “Caronte” ed è quello che ci traghetterà nel cuore dell’estate. In particolare, secondo le previsioni, l'anticiclone Giuda verrà sostituito venerdì da un'altra area di alta pressione proveniente dall'Africa e che porta appunto il nome del nocchiero infernale.  La temperatura, già in aumento in queste ore, salirà fino ai 37-38 gradi entro il weekend. E a causa dei tassi di umidità in costante crescita, la temperatura percepita potrebbe sfiorare i 40 gradi. Il caldo, avvertono gli esperti del sito ilmeteo.it, si farà sentire soprattutto al Nord dove i valori termici saranno in crescita costante fino a raggiungere i 38-40 gradi nel corso del weekend. La Pianura Padana sarà bollente e si prevede gran caldo tra il Modenese, il Mantovano e il Ferrarese occidentale, dove il termometro potrebbe superare i 40 gradi.

Giugno 2017 mese bollente – Al Centro i valori nelle città principali toccheranno i 33-34 gradi, ma sulle Marche, specie tra Pesarese e Anconetano potrebbero salire sopra i  36-37 gradi. Anche al Sud per il momento farà meno caldo rispetto al Nord, eccetto sul Foggiano dove si raggiungeranno i 37-38 gradi. Sulle isole maggiori i valori massimi potrebbero sfiorare i 37 gradi. Secondo quanto affermano gli esperti meteo, con le temperature che nei prossimi giorni toccheranno o sfioreranno i 40 gradi, giugno 2017 diventerà il mese più caldo mai registrato da 150 anni, ovvero da quando si effettuano le rilevazioni. Questa ondata di caldo sarà più intensa delle precedente sia come intensità del fenomeno che come durata. La situazione non cambierà almeno fino agli inizi della prossima settimana, e ciò comporterà inevitabilmente un aggravamento del problema della siccità.

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