1.856 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Matteo Salvini presenta ddl anti-droga: “Pene raddoppiate e chi spaccia va in galera”

Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha illustrato in una conferenza stampa alla Camera il contenuto del ddl anti-spaccio depositato dalla Lega: “So che nei 5 stelle ci sono sensibilità diverse, disegni di legge a favore della legalizzazione della cannabis, che mi vedono contrario. Ma qua si tratta di salvare vite”
A cura di Annalisa Cangemi
1.856 CONDIVISIONI
Immagine

Matteo Salvini, durante una conferenza stampa a Montecitorio ha commentato così il terribile incidente avvenuto stanotte nelle Marche, a Porto Recanati, in cui ha perso la vita una coppia di genitori, per colpa di un uomo che guidava sotto l'effetto di droghe: "Mi domando che cosa devi fare in Italia per rimanere in galera dopo aver commesso reati legati alla droga. Il tossico che ha investito" la famiglia a Recanati "era coinvolto in un reato per 225 kg di droga e sto stronzo era a spasso. Non è possibile". Salvini ha spiegato il contenuto di un disegno di legge, depositato dalla Lega, che chiede il raddoppio delle pene per chi spaccia droga. Abbiamo deciso di "presentare questo disegno di legge a firma Lega che, ahimè, la cronaca ci dice urgente, ci abbiamo lavorato per settimane", ha spiegato insieme ai due capigruppo, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Sull'episodio di Recanati ha detto ancora: "C'è qualcuno che deve farsi un esame di coscienza. A me prudono le mani".

"Chiederò al collega Bonafede la documentazione. Nel nostro disegno di legge – ha spiegato Salvini – chiediamo il raddoppio delle pene per lo spaccio, l'azzeramento della modica quantità e, per chi guida sotto effetto di stupefacenti, la confisca obbligatoria del veicolo e la revoca definitiva della patente".

"So che nei 5 stelle ci sono sensibilità diverse, disegni di legge a favore della legalizzazione della cannabis, che mi vedono contrario. Ma qua si tratta di salvare vite. A me interessa bloccare chi spaccia. L'aumento delle pene spero che raccolga il 100 per cento dei consensi in Parlamento", ha concluso Salvini. Romeo ha spiegato che il ddl inizierà il suo iter dal Senato.

Il disegno di legge prevede un minimo di tre anni di carcere a un massimo di sei per lo spaccio, mentre le multe andrebbero da un minimo di cinquemila a un massimo di trentamila euro. L'intento è appunto quello di inserire modifiche al codice di procedura penale e al testo unico delle leggi in materia di stupefacenti relativamente alla produzione, traffico o detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope di lieve entità. "La proposta normativa – si legge nella bozza – tende ad arginare il fenomeno mediante da un lato un innalzamento delle pene edittali e, dall'altro, ad intervenire sul versante della custodia cautelare, delle misure coercitive, dell'arresto obbligatorio in flagranza e del trattamento dei reati commessi da persone tossicodipendenti".

"Il mondo alla rovescia: la guerra alla droga di Salvini segue quella di 40 e passa anni fa, portata avanti da Ronald Reagan. Un modello che ha fatto milioni di morti e peggiorato la vita di migliaia di persone. Un ritorno al passato doloroso e insensato". Lo ha scritto in una nota Giuseppe Civati, fondatore di Possibile.

"Il mondo civile va verso una legalizzazione e una depenalizzazione – ha aggiunto Civati – all'insegna di un approccio qualitativo e non quantitativo, che si è rivelato fallimentare. L'Italia fa il contrario con Salvini che ha una ‘smania di galera' dai tratti ormai ossessivi. Questo da solo spiega molti dei nostri problemi. Il divieto di tutto e per tutti non è servito a nulla, ha solo peggiorato le cose. E ha fatto male alle persone, facendo un grande favore alle mafie, che Salvini dice di contrastare: ma, scegliendo questa strada già battuta e perdente, le favorirà". 

Primarie Pd, botta e risposta Salvini-Orfini

Il vicepremier leghista ha poi polemizzato con il presidente uscente del Pd Matteo Orfini, sui risultati delle primarie Pd,che hanno decretato la vittoria del nuovo segretario Nicola Zingaretti: "Non sono geloso. A Orfini gli lascio i suoi numeri e mi tengo i miei voti". Orfini, commentando i dati dell'affluenza ai gazebo, aveva detto che la Lega "se li sogna i numeri del Pd". Il presidente del Pd ha quindi replicato su Instagram poco dopo: "Ha ragione Matteo Salvini, meglio lasciar stare i numeri che di solito con quelli fa danni: #49milioni".

1.856 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views