2.027 CONDIVISIONI

Matteo Renzi: “Un governo di scappati di casa. Salvini ha molto consenso? La ruota gira”

Intervenendo alla Festa nazionale dell’Unità di Ravenna, l’ex presidente del Consiglio ed ex segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, non risparmia attacchi al governo Lega-M5S: “Un governo che ha una classe dirigente di ‘scappati di casa’. Salvini dice ‘i sondaggi stanno con me!’ Ma la ruota gira, io sono un esperto del settore”.
A cura di Charlotte Matteini
2.027 CONDIVISIONI
Immagine

Intervenendo alla Festa nazionale dell'Unità di Ravenna, l'ex presidente del Consiglio ed ex segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, non risparmia nessuno e lancia attacchi contro il governo Lega-M5S ma anche contro il "fuoco amico" che l'ha portato a perdere il referendum costituzionale e le elezioni politiche dello scorso 4 marzo. "Siccome sono l'unico che si è dimesso adesso da iscritto militante, dirigente e senatore ho il diritto di dire basta autoanalisi: cominciamo a fare opposizione a questo governo", ha esordito Renzi.

"Un governo che ha una classe dirigente di ‘scappati di casa'. Salvini dice ‘i sondaggi stanno con me!' Ma la ruota gira, io sono un esperto del settore. Il vicepremier dice ‘io non ho i 49 milioni di euro' ma c'è una sentenza, lui dice ‘non importa' ma se sei un ministro dell'Interno non si può dire ‘io ho un sondaggio'. Mi domando dove siano i costituzionalisti in questi momenti, dove sono quelli che gridavano onestà? M5s sta vivendo una fase complicata, sono il governo del cambiamento, stanno cambiando idea ogni giorno: non so se dire bravi sui vaccini che pare abbiano ricambiato di nuovo idea, più che un movimento sembrano uno zig zag. Per i vaccini dobbiamo fidarci del cugino della Taverna? Possiamo dire che la scienza batte l'ignoranza e gli apprendisti stregoni".

Quanto a Giuseppe Conte, Renzi attacca: "Come fa un premier a non andare al Cdm? Dice che Conte stava studiando, aveva un esame lunedì…", prosegue alludendo alla notizia del concorso per la cattedra di Diritto Privato alla Sapienza. Proseguendo, Matteo Renzi se la prende con l'ex Iena Dino Giarrusso: "Giarrusso è un caso di scuola, ne sentiremo parlare a lungo, come Iena ha rovinato la vita di registi, ha sfidato Burioni sui vaccini poi si è candidato con i Cinque stelle e non è riuscito a farsi eleggere il 4 marzo, quindi per competenza è stato chiamato a controllare i concorsi".

A seguire, l'attacco è per il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: "Toninelli ha tirato fuori il documento di una mail inviata dalla società Aiscat, la società dei concessionari, a gennaio 2018, ma il ponte è crollato ad agosto. Scusate, ma l'avvocato di Aiscat si chiama Giuseppe Conte. È l'avvocato dei concessionari, non del popolo. Toninelli è un bugiardo. Abbiamo messo le infrastrutture in mano a un bugiardo: Toninulla"

In conclusione, rispondendo ai militanti del Pd che urlavano in platea "congresso subito", Renzi dichiara: "Non vengo alla festa dell'Unità per partecipare al gioco delle polemiche interne al partito, di fronte a questo governo io dico alziamoci e mettiamoci in cammino: per due volte mi è stata fatta la guerra, sono stato colpito da fuoco amico, avete combattuto il Matteo sbagliato, i miei prinicipali avversari erano quelli in casa, ora basta con le polemiche, quando il segretario Martina aprirà il congresso chi vince, vince: c'è un Paese che ha bisogno di noi. Io raddoppio il mio impegno: il primo dovere che sento è restare in campo: alle primarie votate chi vi pare ma nessuno si permetta di tirarsi indietro, chi tace è complice".

2.027 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views