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Lorenzin: “Non posso pubblicare il metodo Stamina, sia Vannoni a farlo”

“Il ministero è vincolato alla riservatezza – afferma Beatrice Lorenzin – ma credo sarebbe opportuno rendere pubblico il metodo”. Per il ministro dovrebbe farlo Stamina Foundation di Davide Vannoni.
A cura di Susanna Picone
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Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin risponde alle richieste della comunità scientifica e lo fa lanciando l’ennesimo appello a Stamina Foundation e al suo presidente Davide Vannoni. A chi le ha chiesto di rendere pubblico il protocollo di Stamina, Lorenzin ha risposto di non poterlo fare nonostante anche lei sia d’accordo. Può farlo, a suo dire, solo Stamina. “Il ministero non può pubblicare il protocollo di Stamina perché vincolato, ma credo che sarebbe opportuno da parte di Stamina rendere pubblico il metodo”, così è intervenuta Lorenzin che ha detto di aver consultato l’Ufficio legale del suo ministero. “Io avrei voluto pubblicare immediatamente la relazione del Comitato scientifico e rendere tutto pubblico in modo tale che fosse possibile l’accesso ai dati per tutti, ma mi è stato risposto che non è possibile altrimenti lo avrei fatto molto volentieri”: il ministero non può farlo perché Stamina – ha spiegato – ha fatto firmare un vincolo di riservatezza. Lorenzin ha tra l’altro spiegato di capire il senso dell’appello della comunità scientifica “perché tutti vogliono sapere di cosa si tratta veramente visto che i risultati vengono messi sempre in dubbio”. A suo dire Stamina Foundation dovrebbe renderlo pubblico “considerando che ci saranno altri modi per proteggere il loro investimento finanziario”.

Si sbloccano i ricorsi per le famiglie dei malati – Intanto continuano a sbloccarsi i ricorsi presentati dalle famiglie dei bambini malati che chiedono di accedere al metodo Stamina: ieri il tribunale dell’Aquila ha detto sì alla piccola Noemi, affetta da Sma1, e oggi quello di Pesaro ha dato il via libera anche alla famiglia di Federico, bimbo di tre anni affetto da un raro morbo. A proposito della decisione che riguarda la piccola Noemi era stato lo stesso Vannoni a dire di essere felice per la sua famiglia sottolineando però anche il problema delle lunghe liste d’attesa. Inoltre Vannoni, interpellato sulla pubblicazione del metodo, aveva fatto sapere di ritenerla una “richiesta insensata”.

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