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Lo straziante addio a Veronica, il compagno davanti alla bara: “Amore. Vuoi sposarmi?”

La 31enne è morta in un drammatico incidente avvenuto venerdì scorso tra Casarano e Ugento, nel Salento. Ieri i funerali. E proprio lì, davanti alla bara, il compagno le ha chiesto di sposarla. “Sappi che anche io avrei detto di sì, ti amo” le parole commosse del ragazzo.
A cura di Biagio Chiariello
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Una delle domande più belle della vita, nel momento più tragica: “Amore, mi vuoi sposare?”. A pronunciarla è stato il compagno di Veronica Orlando, 31 anni, morta in un incidente stradale avvenuto sulla provinciale che collega Ugento a Casarano, in Salento. Il ragazzo era davanti alla bara dove da alcuni giorni è stato riposto il corpo dell’amata compagna. La struggente scena, come si legge sul Corriere Salentino, è avvenuta nella chiesa di San Giovanni Bosco, a Ugento, dove si sono celebrati i funerali di Veronica. “Sappi che anche io avrei detto di sì, ti amo” ha proseguito il ragazzo, con la voce rotta dal pianto. Poi il lungo applauso delle centinaia di parenti e amici presenti. La cerimonia funebre è stata presieduta dal parroco, don Stefano Ancora: “Veronica”, ha detto il sacerdote, “ha trovato la morte mentre andava a compiere il suo dovere per sostenere la famiglia. Vi siete voluti bene, avete accolto il vostro bambino, stavate costruendo il vostro nido d’amore e il vostro progetto di vita, di cui vostro figlio è il frutto più bello”.

La tragedia è avvenuta venerdì scorso. Veronica Orlando si stava recando al lavoro dopo aver lasciato il figlioletto di due anni all'asilo nido quando, per cause da accertare, ha perso il controllo della sua Renault Clio che è uscita di strada e si è ribaltata. La 31enne è morta sul colpo. Sul posto sono arrivati subito i sanitari del 118 e una squadra di vigili del fuoco. Ma non c’è stato nulla da fare. All’inizio i soccorritori, visto il passeggino in auto, hanno pensato che fosse presente anche il figlioletto. Ma fortunatamente il piccolo si trovava al sicuro all’asilo di Ugento. Forse l’elevata velocità che, combinata al manto stradale scivoloso, non ha consentito una tempestiva frenata a Veronica. Ma non può neppure esclusa l'ipotesi di un malore sopraggiunto alla guida, così come di un colpo di sonno o di un improvviso ostacolo nel mezzo della carreggiata.

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