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Letta sulla legge di stabilità: “Noi i primi ad abbassare le tasse”

Il premier, di ritorno dagli Stati Uniti, parla al Tg1. Letta ha difeso la legge di stabilità appena varata dal Governo definendo quella dei 14 euro una polemica inutile. Sui casi Monti e Fassina: “Parlerò con loro e saremo più forti”.
A cura di Susanna Picone
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Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, di ritorno dal suo viaggio negli Stati Uniti, ha rilasciato un’intervista al Tg1 durante la quale ha parlato della legge di stabilità appena varata dal Governo (e di cui oggi ha parlato anche il Capo dello Stato) e delle critiche riservate ad essa. Non solo, il premier ha fatto riferimento alla decisione di Mario Monti di dimettersi da Scelta Civica e al caso Fassina che agita il suo stesso partito. “Parlerò con Monti e Fassina – ha spiegato, ricordando di essere abituato all’instabilità – e saremo più forti”. In merito alla legge di stabilità, il premier ha sottolineato come per la prima volta sia stata fatta una legge che abbassa le tasse. Così Letta, che parlandone ha ricordato i complimenti fatti ieri da Obama: “I complimenti di Obama – ha spiegato il premier al Tg1 – non sono importanti per me ma perché creano un clima di fiducia. Forse noi italiani siamo un po’ autolesionisti, se avessimo potuto saremmo stati contenti di restituire più soldi ma dalla crisi si esce passo per volta ma per la prima volta abbiamo abbassato le tasse”.

Service tax sarà molto meno della somma di Imu e Tares – Il premier ha fatto riferimento anche al caso dei 14 euro in busta paga parlando di “una polemica assolutamente inventata”. Quella cifra – sostiene Letta – non è scritta da nessuna parte della manovra. Al Tg1 il premier ha invece sottolineato che la service tax sarà, come si è sempre detto, “molto meno della somma di Imu e Tares”. “Noi abbiamo messo a disposizione 5 miliardi di euro in tre anni di riduzione di tasse per i lavoratori – ha spiegato il premier -. Il Parlamento e le parti sociali decideranno come usare questi 5 miliardi di euro e io spero che li usino al meglio per far sì che il beneficio fiscale vada a chi ha più bisogno, penso alle famiglie con più figli”. Il presidente del Consiglio, a proposito del Pd, ha invece detto di non essere preoccupato per il congresso: “Non temo che una leadership forte del Pd leda il governo – ha affermato – ma penso che invece giovi al governo”.

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