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Lega Nord, Tosi è fuori. Salvini: “Prendo atto delle sue decisioni”

Flavio Tosi è fuori dalla Lega Nord. A dirlo è Matteo Salvini, segretario federale del Carroccio: “Ho provato mediazioni di ogni tipo, ma purtroppo, ricevendo solo dei no, sono costretto a prendere atto delle decisioni di Tosi e quindi della sua decadenza da militante e da segretario della Liga Veneta – Lega Nord”.
A cura di Susanna Picone
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Flavio Tosi è fuori dalla Lega Nord. Ad annunciare che alla fine lo strappo si è consumato è stato il segretario federale del Carroccio Matteo Salvini. “Ho provato mediazioni di ogni tipo, ma, purtroppo ricevendo solo dei ‘no', sono costretto a prendere atto delle decisioni di Tosi e quindi della sua decadenza da militante e da segretario della Liga Veneta-Lega Nord”. “Se insisterà nel volersi candidare contro Zaia, magari insieme ad Alfano e a Passera, per aiutare la Sinistra, penso che ben pochi lo seguiranno. Non si può lavorare per un partito alternativo alla Lega, non si possono alimentare beghe, correnti o fazioni. Da domani basta chiacchiere, e si lavora con tutte le sezioni e tutti i gli iscritti, che contiamo di raddoppiare in fretta per riconfermare il buon governo di Luca Zaia. Ovviamente le liste per il Veneto saranno fatte solo dai Veneti, dal commissario Gianpaolo Dozzo (uno dei padri della Liga Veneta, iscritto dall'83) e da tutti i segretari del territorio veneto. Senza rancore e facendo gli auguri a Flavio Tosi, saranno i Veneti a decidere”, ha aggiunto il segretario leghista.

Subito dopo l’intervento di Salvini è arrivato il commento di Luca Zaia: “Si mette la parola fine a beghe e polemiche incomprensibili che sono durate fin troppo. Resta l'amarezza per come è andata a finire, ma ora si deve voltare pagina”. “Il mio impegno – ha aggiunto Zaia in una nota – sarà ora quello di continuare a governare, di dire ai veneti quanto di buono è stato fatto in questi anni e quanto ho ancora voglia di fare per loro. Sono convinto che tutti i nostri militanti, sostenitori e simpatizzanti sapranno essere al mio fianco in questa battaglia per il buon governo della Regione”.

Tosi: "Un Caino che si traveste da Abele" – Flavio Tosi da parte sua aveva detto nuovamente di essere “coerente” nel rivendicare l'appartenenza alla sua Fondazione, la cui esistenza era stata legittimata da anni sia da Salvini che da Roberto Maroni. Intervenendo a “Otto e mezzo” il segretario della Liga veneta aveva chiarito che per lui sono condizioni imprescindibili che venga accettata la sua Fondazione “Ricostruiamo il Paese” e rimosso il commissariamento temporaneo. “Se la Lega mi dice tu devi lasciare la Fondazione perché è incompatibile e in Veneto c’è un commissario deciso da Milano – così Tosi – non posso che dimettermi da segretario”. A quel punto, “come uomo libero, fra le mille cose, potrebbe esserci una candidatura” alle regionali venete. In serata, dopo l’annuncio di Salvini, Tosi ha commentato: “Salvini mente sapendo di mentire. Mai avrei pensato di vedere in Lega il peggio della peggior politica. Un Caino che si traveste da Abele”.

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