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Le Province ci sono ancora: domenica si vota per il rinnovo dei consigli

Domenica 8 gennaio, verranno rinnovati molti consigli provinciali ma alle urne non andranno i cittadini ma solo i sindaci e consiglieri comunali dopo la trasformazione delle Province in enti di secondo livello.
A cura di Antonio Palma
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Nei proclami politici  dovevano sparire per sempre ma con la vittoria del No al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre e la caduta dell'Esecutivo Renzi le Province italiane sono ancora in piedi in una sorta di limbo istituzionale e domenica 8 gennaio molte di loro andranno al voto per rinnovare i rispettivi consigli provinciali. In 16 casi si eleggeranno anche i nuovi presidenti. Altri 6 consigli provinciali saranno votati tra il 9 e il 29 gennaio mentre in altre 27 province si è votato già tra settembre e dicembre. Non si tratterà però di elezioni come quelle comunemente intese ma di cosiddette "elezioni di secondo livello" dove alle urne non andranno i cittadini ma solo i sindaci e consiglieri comunali di 2.427 comuni italiani, per il rinnovo dei rispettivi consigli.

È un effetto della legge Delrio che nel 2014, come primo passo verso la cancellazione della Province, prevedeva la trasformazione delle stesse in enti di secondo livello  che hanno continuato a occuparsi di edilizia scolastica, tutela e valorizzazione dell’ambiente, trasporti, strade provinciali e per i quali non sono più previste elezioni dirette. Per cancellarle del tutto sarebbe poi stata necessaria la modifica costituzionale e una nuova riforma attraverso una legge ordinaria per stabilire funzioni e competenze.

Quindi le province sono state sostituite semplicemente da assemblee formate dai sindaci dei Comuni che fanno parte della provincia e da un presidente oltre a un terzo organo, il consiglio provinciale, formato dal presidente della provincia e da un gruppo di 10-16 membri. Per rinnovare questi enti dunque domenica si vota nelle province di Ancona, Ascoli Piceno, Belluno, Brescia, Brindisi, Como, Forlì-Cesena, Frosinone, Grosseto, La Spezia, Latina, Lecco, Livorno, Monza-Brianza, Novara, Padova, Perugia, Pesaro Urbino, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Rieti, Rovigo, Salerno, Savona, Siena, Taranto, Teramo, Terni, Verbano Cusio Ossola, Verona e Vicenza. A causa  del maltempo per alcune province le elezioni sono però state spostate. Si tratta delle province di Foggia, Lecce, Chieti e Isernia. Per le prime tre la consultazione elettorale si terrà domenica 15 gennaio mentre per la quarta l'appuntamento è per giovedì 12. Rinviate invece all'11 gennaio le elezioni delle province di Matera e Potenza.

 

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