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L’annuncio di Matteo Renzi: “Non mi candido alle Europee e non farò una mia lista”

L’ex presidente del Consiglio e senatore del Pd, Matteo Renzi, conferma di non essere intenzionato a candidarsi alle elezioni europee che si terranno a maggio e afferma, inoltre, che non presenterà una sua lista. E sul manifesto proposto da Calenda commenta: “Lui dice smettiamo di litigare. Mi sembra un principio saggio, preoccupiamoci delle cose da fare. Io sono totalmente d’accordo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Da tempo l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lascia intendere che rimarrà, per il momento, un ‘senatore semplice' e non intende candidarsi anche in Europa. Oggi arriva una nuova conferma, almeno a parole, durante la registrazione della puntata di Stasera Italia andata in onda questa sera su Rete 4. “Non mi candiderò alle Europee – assicura – e non farò una mia lista. È sempre stata una discussione da fantapolitica. C’è tanta gente che vuole fortissimamente raccontare l'Italia in positivo, io voglio dare voce a questa gente”.

Sulle elezioni Europee, Renzi si schiera con Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico: “Calenda dice smettiamo di litigare. Mi sembra un principio saggio, preoccupiamoci delle cose da fare. Io sono totalmente d'accordo ma se mi metto io a parlare del Pd ripartono gli scissionisti. Sono ex premier, non ho bisogno di litigare nelle correnti”. Poi ironizza proprio sul suo ruolo nel Partito Democratico: “Ho fatto un fioretto, tocca ad altri guidare il Pd, non metto bocca altrimenti il Pd litiga su tutto”. Arriva anche un commento sul Congresso del Pd e la risposta a una domanda sulla figura di Roberto Giachetti come possibile candidato renziano: “Giachetti corre per conto di Giachetti, come sempre ha fatto; è una persona che stimo moltissimo”.

Le critiche a Rdc e quota 100

Renzi dà anche un voto a Di Maio, definendolo “ripetente”: “Nel giorno in cui celebra il reddito di cittadinanza, che favorisce il lavoro nero e anche quelli che non vogliono lavorare purtroppo, ha nominato Banfi, del quale sono un fan, all'Unesco, dando un messaggio diseducativo e di incompetenza”. Altra critica il senatore dem lo rivolge alla quota 100 in tema di pensioni: “Loro la chiamano quota 100. Quelli della prima Repubblica la chiamavano prepensionamenti. Ma il peso si scarica su quelli che vengono dopo”.

Il giudizio su Conte e Salvini

A Renzi viene chiesto di fornire un giudizio anche sul presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “La cosa positiva che sta facendo è cercare di valorizzare l'Italia in Africa. Su questo sta lavorando bene. L'unica cosa che gli chiedo è di essere intellettualmente onesto: non sta rispondendo a delle domande su come è diventato professore. Non si può rispondere sempre solo da Bruno Vespa, abbia coraggio e si presenti in Parlamento”.

Un voto gli viene chiesto anche per Salvini: “A volte sembra voglia fare l'influencer. Io vorrei che qualcuno gli ricordasse che è ministro dell'Interno, non deve commentare i problemi della sicurezza, lì deve risolvere. Quando c'è una storia brutta sui migranti le commenta sempre e non ritwitta mai le cose belle”. E sul vicepresidente del Consiglio aggiunge: “Se un paese sta a commentare le cene evidentemente non ha niente da commentare. Quella era un'associazione che si occupa di giustizia in chiave garantista. Salvini è garantista coi suoi e giustizialista con gli altri. Se diventa garantista con tutti, sono contento”.

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