Renzi a Meloni: “Perché non ha chiamato Cancellato per scusarsi su Paragon?”. Ma lei non risponde: “Provocazioni”

Nel dibattito sulle comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha accusato la premier di aver fatto perdere centralità all'Italia all'interno dello scacchiere internazionale e le ha rivolto alcune domande, tra cui una sul caso Paragon, a cui Giorgia Meloni non ha risposto, bollandole come "provocazioni".
Le domande di Renzi a Meloni: "Perché non ha chiamato Cancellato per scusarsi dello spionaggio?
"Meloni dice: da quando ci sono io l'Italia conta di più. Lo dice da tre anni. Io non sono d'accordo: questo governo, a mio giudizio, non conta più di prima", ha detto il senatore intervenendo in Aula. Renzi si è poi rivolto alla premier, a cui ha detto: "Le faccio quattro domande: se davvero conta di più perché la Germania ha tolto l'Italia dalla partnership strategica che aveva e l'ha sostituita con la Polonia nel Patto di coalizione? Perché il 16 maggio non ha partecipato all'incontro a Tirana con Germania, Francia e Polonia in collegamento con Trump? Ha detto che si discuteva di mandare soldati, è stata smentita da Macron e Tusk, perchè ha avuto bisogno di dire una bugia?".
Il riferimento è al vertice tra Francia, Germania, Regno Unito, Polonia e Ucraina che si era tenuto lo scorso 16 maggio e a cui la premier non era presente. La sua esclusione aveva attirato le critiche sul possibile isolamento dell'Italia negli scenari diplomatici. Meloni aveva risposto agli attacchi, giustificando la sua assenza con il motivo del vertice, ovvero l’invio di truppe in Ucraina, a cui si oppone. Tuttavia nelle ore successive il presiedete Macron l'aveva smentita, bocciando l'indiscrezione come fake news.
Continuando a incalzare Meloni, Renzi le ha rivolto alcune domande sul suo rapporto con Trump e sul caso di spionaggio contro i giornalisti di Fanpage (e non solo) su cui ancora mancano risposte. "Ci ha raccontato che siete il ponte con Trump, e allora perchè non ci hanno informato? Tajani da nessuno. Lei dice che è stata svegliata nella notte. I tedeschi e gli inglesi sono stati informati, lei dice di essere stata svegliata di notte. Da Trump o da Fazzolari?", ha chiesto. E infine, "perché da sei mesi a questa parte si spiano i giornalisti? Perché non ha chiamato Cancellato e D'Agostino per scusarsi?".
La replica di Meloni: "Non rispondo a provocazioni"
Nella sua replica Meloni ha usato toni più soft rispetto a quelli che in genere caratterizzano i suoi dibattiti in Aula. "Non risponderò alle provocazioni o alle falsità", ha esordito. "Continuo a ritenere che, come abbiamo avuto, avremo ancora molto tempo per i toni da campagna elettorale, ma sono anche convinta che non sia questo il tempo. Penso che in questo momento ci sia bisogno di provare a ragionare il più possibile insieme".
Sulle polemiche sul ruolo dell'Italia, se conta o no all'estero, "vedo una differenza abissale tra la realtà che percepisco io all'estero, quella che si legge sulla stampa internazionale e ciò che dicono le opposizioni", ha risposto Meloni. "Io non considero politica estera quella fatta di foto opportunity e faccio molte più cose di quelle che condivido, perché penso che nel tentativo disperato di farsi vedere si possano fare errori. Non posso giudicare io se conto qualcosa, gli unici che possono giudicare sono gli italiani e quando arriverà il momento lo diranno", ha dichiarato.
Renzi: "Si è avvalsa della facoltà di non rispondere"
"Qualche giorno fa abbiamo ricordato il centenario di Spadolini che raccontava come i fiorentini chiamassero i sabaudi: gli scrannocrati. Quelli che occupavano un posto ma non davano dignità e onore. Ho posto alla presidente delle domande, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Io devo mostrarle il rispetto che non ha mostrato verso di me", ha detto Renzi durante le dichiarazioni di voto dopo la replica di Meloni. "Il fatto che lei non mi risponda per me è un riconoscimento fantastico", ha aggiunto. "Quando si ha paura della verità si fugge ma, come diceva Aldo Moro, non si deve aver paura della verità e quando la scopriremo sarà un piacere", ha concluso.
Ronzulli (FI): "Da Renzi discorso da influente, legga relazione Copasir"
La vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, ha criticato l'intervento di Renzi durante il dibattito. "Mi spiace che, come sempre accade, il senatore Renzi non sia qui in Aula, perché appena finito di parlare va via. D'altra parte, è facile fare l'influencer, dire qualche frase da mettere sui social e poi andarsene", ha dichiarato la senatrice di Forza Italia. "In ogni caso, va detto che mentre lui era abituato a prendere informazioni all'autogrill, questo governo fa tutto in modo legale, lecito, utilizzando il Parlamento e il Copasir. Dopo tutte le bugie che ha appena finito di dire, consiglio perciò al senatore Renzi di andarsi a leggere la relazione del Copasir che è stata stilata e votata all'unanimità", ha concluso.