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Addio a Internet Explorer, oggi muore l’iconico browser di Microsoft

Dopo 27 anni di vita il browser Internet Explorer finisce nel calderone della storia tecnologica, assieme ad altri capisaldi come i telefoni BlackBerry, i modem dial-ip e i modelli di iPod.
A cura di Lorena Rao
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Un anno fa Microsoft dichiarava che il 15 giugno 2022 avrebbe posto fine a Internet Explorer. Purtroppo o per fortuna, quel giorno è arrivato: tocca davvero dire addio al browser più iconico del web, che dopo 27 anni di vita finisce nel calderone della storia tecnologica, assieme ad altri capisaldi come i telefoni BlackBerry, i modem dial-up e i modelli di iPod.

Il lancio di Internet Explorer risale al 1995, quando la rete per la massa era ai suoi esordi. Ai tempi il competitor principale era il browser Netscape Navigator, surclassato in poco tempo da Internet Explorer nel momento in cui Microsoft decise di implementarlo come impostazione predefinita al suo sistema operativo, Windows. Una mossa che non è piaciuta al Dipartimento di Giustizia statunitense per ragioni legate al monopolio, arrivando così nel 1997 a citare in giudizio l'azienda di Bill Gates.

Col passare del tempo, si sono diffusi browser alternativi come Google Chrome, Mozilla Firefox, Opera e altri. Il settore divenne dunque altamente competitivo e performante, mettendo in rilievo tutte le lacune di Internet Explorer. Lentezza nei caricamenti, arresti anomali del sistema, elevato rischio di prendere virus: una serie di problemi che però, paradossalmente, lo ha reso l'icona di oggi. In molti ricorderanno i fiumi di meme a proposito della lentezza e dei frequenti crash di Internet Explorer, il "browser principale per l'installazione di altri browser" secondo i tormentoni del web. Persino in queste ore di commiato, l'utenza non lesina contenuti ironici sulle sue tipiche caratteristiche.

Il sostituto di Internet Explorer è Edge, il browser di Microsoft lanciato nel 2015. "Microsoft Edge non solo è un'esperienza di navigazione più veloce, più sicura e più moderna rispetto a Internet Explorer, ma è anche in grado di affrontare una preoccupazione fondamentale: la compatibilità con siti Web, applicazioni precedenti e legacy" dichiarava a maggio 2021 Sean Lyndersay, direttore generale di Microsoft Edge Enterprise. Ad oggi il settore dei browser vede in testa Google Chrome, con una quota di circa il 65% del mercato mondiale, seguito da Safari di Apple (19%), Micosoft Edge (4%) e infine Mozilla Firefox (3%).

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