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Il Comune di Alghero adotta i due figli di Michela Fiori, uccisa dal marito

L’amministrazione Comunale di Alghero insieme a Diocesi, banca, Nettuno Calcio (la squadra in cui giocano i due ragazzi) e la dirigenza delle scuole si farà carico dell’educazione e del sostentamento dei figli di Michela Fiori, uccisa dal marito il 23 dicembre.
A cura di Davide Falcioni
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Sarà il Comune di Alghero a farsi carico dei figli di Michela Fiori, la donna strangolata il 23 dicembre dal marito Marcello Tilloca dal quale si stava separando. L'amministrazione comunale ha annunciato che adotterà i due bambini – di 10 e 12 anni – e che baderà loro tramite in fondo di solidarietà che li aiuterà a crescere. Il padre, il 42enne Marcello Tilloca, si è consegnato ai carabinieri confessando il delitto della moglie. "La comunità si fa carico di questa tragedia: Alghero si prenderà cura dei due bambini, sarà solidale in maniera concreta", ha commentato il sindaco Mario Bruno. "E' stata una reazione spontanea, immediata, forte e doverosa – ha spiegato il primo cittadino – da una città che dal punto di vista culturale dice no a ogni violenza".

I due bambini sono – insieme alla mamma – le vittime di una tragedia familiare figlia della volontà malata di Marcello Tilloca di "possedere" Michela Fiori e di non lasciarle la libertà di interrompere la loro relazione. Per questo "una volontà diffusa di solidarietà si sta manifestando forte tra cittadini, istituzioni, imprese, associazioni" tanto che a quattro giorni dalla tragedia è stato aperto presso il Banco di Sardegna il fondo "Un futuro per i bambini di Michela", con un comitato di garanzia composto da Comune, Diocesi, banca, Nettuno Calcio (la squadra in cui giocano i due ragazzi) e la dirigenza delle scuole che i bambini frequentano.

L'autopsia conferma: Michela Fiori è stata strangolata

I funerali di Michela Fiori saranno celebrati domani; ad Alghero sarà lutto cittadino. Nel frattempo dall'istituto di Patologia forense dell'Università di Sassari è arrivata la conferma che la donna è morta per strangolamento. L'esame eseguito sul suo corpo ha ribadito quanto era già emerso dai rilevamenti effettuati dai carabinieri della compagnia di Alghero e del servizio di investigazioni scientifiche di Cagliari.

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