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Il Cdm vara la legge di stabilità: tagli all’Irpef, l’Iva sale di un punto

Il via libera del governo dopo 7 ore di consiglio dei ministri con interventi quantificati in 10 miliardi: dal prossimo anno scenderanno le due aliquote più basse dell’imposta sul reddito, l’incremento dell’Iva sarà di un punto invece che di due. Ancora tagli alla sanità.
A cura di Susanna Picone
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Il via libera del governo dopo 7 ore di consiglio dei ministri con interventi quantificati in 10 miliardi: dal prossimo anno scenderanno le due aliquote più basse dell’imposta sul reddito, l’incremento dell’Iva sarà di un punto invece che di due. Ancora tagli alla sanità.

Il governo ha approvato questa notte, dopo quasi 7 ore di discussione, la legge di stabilità con interventi da 10 miliardi di euro. Il consiglio dei ministri ha deciso di ridurre di un punto percentuale l’aumento dell’Iva previsto a partire dal giugno del 2013 e di alleggerire il prelievo sui redditi più bassi, questo per introdurre un elemento di equità nella revisione della tassazione dei redditi e di agevolare le famiglie dal reddito più basso. Una legge di stabilità che, nei piani del governo, dovrebbe consentire di conseguire il pareggio di bilancio in termini strutturali nel 2013. Confermando alcune indiscrezioni della serata (annunciate e prontamente smentite), dal prossimo anno le aliquote più basse dell’Irpef diminuiranno di un punto, dal 23 al 22% per lo scaglione fino a 15000 euro e dal 27 al 26% per quello fino a 28000 euro. Sopra i 15000 euro saranno soggette a Irpef anche le pensioni di guerra e di invalidità. Per quanto riguarda l’imposta sul valore aggiunto ci sarà l’aumento di un solo punto invece che di due, dal 10 all’11% e dal 21 al 22% a partire da luglio 2013.

La conferenza stampa dopo il Cdm – In seguito al Consiglio dei ministri ha parlato il premier Mario Monti che ha spiegato in sintesi il lavoro compiuto: “L’austerità non è un circolo vizioso – dice Monti – la disciplina di bilancio paga e conviene perché ci ha consentito di non dover ricorrere di continuo la congiuntura”. Le decisioni relative alla legge di stabilità devono dare, nei piani del governo, “il chiaro segnale che quando ci sono segni di stabilizzazione ci si può permettere qualche sollievo”. La speranza del premier è che gli italiani “vedano in queste decisioni prese nella legge di stabilità, che non sono modificazioni della rotta, che questa stessa rotta ha un senso”. La Tobin tax, secondo quanto ha spiegato il ministro Grilli in conferenza stampa – entra in vigore da subito: con la legge sulle tassazioni finanziarie e con la spending review saranno reperite le risorse per la legge di stabilità.

I discussi tagli alla sanità – Il ministro Balduzzi ha commentato la legge di stabilità dicendo che “contiene moltissime cose interessanti” ma che “il profilo più problematico resta quello delle riduzioni sulla sanità, molto inferiori rispetto a quello paventato alla vigilia ma che incidono su un settore che ha già subito molte riduzioni negli ultimi anni”. il taglio previsto è di 1.5 miliardi al fabbisogno sanitario nazionale, grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l’acquisto di beni, servizi e dispositivi medici. Tra le altre norme della legge di stabilità c’è l’Imu alla Chiesa, con il governo che ha modificato il testo della legge in modo da definire il quadro regolatorio “in tempo per il periodo annuale di imposta” che decorre dal prossimo anno. Confermato il blocco dei contratti fino al 2014, stretta sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per i disabili, stop all’affitto e all’acquisto di nuovi immobili da parte delle amministrazioni pubbliche e prevista una stretta anche per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche. Al via l’operazione lampioni spenti, necessaria per il contenimento della spesa, colpito anche il settore istruzione con il budget delle Università che potrà crescere del 3% all’anno.

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