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Legge di stabilità

La legge di stabilità: tagli da 12 miliardi per evitare l’aumento dell’Iva

Tagli alle Regioni per oltre 2 miliardi di euro, stretta sulla Sanità per 1,5 miliardi e nuovo giro di vite su pubblico impiego e ministeri. Il Ministro Grilli parla di «entrate per 10-12 miliardi di euro», di cui almeno la metà serviranno per scongiurare l’aumento dell’Iva.
A cura di Biagio Chiariello
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Il temutissimo aumento dell'Iva al 23% da possibilità potrebbe essere scongiurato dalla Legge di stabilità per il 2013 che contiene un intervento sul bilancio di circa "10-12 miliardi". A dirlo il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, durante l'incontro con le parti sociali, secondo quanto avrebbe riferito una fonte presente alla riunione. Legge di stabilità che non deve essere considerata "una nuova manovra" che permetterà di finanziare le spese insopprimibili, gli interventi per la produttività e a garantire gli esodati (si parla di un fondo cassa incrementato di 130 milioni di euro rispetto alla dote già esistente), cioè i lavoratori  che hanno accettato di interrompere anzitempo il proprio contratto di lavoro con la certezza di ricevere la pensione massimo entro due anni ma che, a causa della riforma delle pensioni, rischiano di vedere la data di pensionamento allontanarsi sempre più. Nessun abbassamento delle aliquote IRPEF invece, vista l'assenza di risorse.

Stop all'aumento dell'Iva – Ma l'obiettivo principale del testo che il Cdm oggi si appresta a varare è la cancellazione dei commi che avevano introdotto l'aumento di due punti percentuali sull'Imposta sul Valore Aggiunto, che sarebbe scattato dal primo luglio 2013: «6,5 mld per evitare l'aumento dell'Iva – ha aggiunto Grilli – e 3,5-4 mld di euro per aumentare la produttività, più un punto percentuale di Pil legato alle privatizzazioni». Spazio anche per l'accelerazione della riduzione del debito e interventi per i lavori socialmente utili.

Soldi derivati da spending review e tobin tax – Nel profilare quale sarà la strada che il governo intende seguire per reperire le risorse finanziarie necessarie, Grilli parla di spending review (fase due) e di Tobin tax. Ma anche della “revisione per equità” delle deduzioni e delle detrazione; infine l’applicazione di alcune non meglio specificate leggi comunitarie che prevederebbero il de-finanziamento di alcune leggi italiane.

Ecco i tagli più significativi della legge di Stabilità:

Tagli alla Sanità – Il Ddl sulla stabilità in approvazione prevede un taglio della spesa sanitaria fino a 1,5 miliardi di euro a partire dal prossimo anno, grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l’acquisto di beni e servizi e dispositivi medici. In tal senso, le misure non trovano pienamente d'accordo il Ministro Balduzzi che proverà ad evitare il più possibile nuovi tagli, anche «perché – sostiene – la sanità italiana è la meno costosa d'Europa ed è al contempo considerata la migliore».

Stop acquisto immobili per le P.A . – Stop all'affitto e all'acquisto di nuovi immobili (se non per realizzare un vantaggio) da parte di tutte le amministrazioni pubbliche.  Ma anche all’acquisto e il leasing di autovetture. Una stretta ci sarà anche per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.

Aumenti salariali tassati al 10% – Gli aumenti salariali aziendali dati «in relazione a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa» saranno tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi. E’ previsto uno stanziamento massimo di 1.670 milioni nel 2013 e 526 milioni nel 2014.

Niente indennità di vacanza per i dipendenti pubblici – Nella bozza di Legge di stabilità viene confermato il blocco dei contratti fino al 2014 ma per il 2013-2014 non sarà erogata neanche l'indennità di vacanza contrattuale. L'indennità di vacanza contrattuale tornerà nel 2015 calcolata sulla base dell'inflazione programmata.

La Tav si farà, il Ponte sullo Stretto forse – Avanti con la realizzazione della tratta ad alta velocità della Torino-Lione: il governo ha infatti messo a disposizione 790 milioni nel triennio 2013-15 per proseguire i lavori sulla linea ad alta velocità. Autorizzate anche le spese necessarie per la prosecuzione del Mo.S.E., il sistema di dighe mobili per arginare il fenomeno dell'acqua alta a Venezia. Diverso il discorso per il Ponte sullo Stretto di Messina. Sono stati, infatti, stanziati  300 milioni di euro per pagare le penalità contrattuali previste per la mancata realizzazione del progetto.

Raddoppiati i tagli alle Regioni – Dal miliardo di tagli previsti dalla prima Spending Review per le regioni a statuto speciale, si passa ai 2 della Legge di Stabilità, secondo quanto prevedo un articolo della bozza. Questi vanno ad aggiungersi ai già annunciati tagli ai costi della politica.

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