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Grecia, Varoufakis: “Creditori terroristi”. Renzi: “Italiani non devono temere”

Alla vigilia del referendum la tensione è alta in Grecia. Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis ha parlato in un’intervista di una “Europa che non ama la democrazia” e di creditori che stanno facendo “terrorismo”.
A cura di Susanna Picone
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Alla vigilia dell'importantissimo referendum sull'accordo da siglare con i creditori in Grecia la tensione è alta. Ieri sera, nel comizio conclusivo prima del voto, il premier Alexis Tsipras si è rivolto ai sostenitori del no radunati in piazza Syntagma esortandoli: “Ancora una volta scriviamo insieme un momento storico, vi auguro di dire no domenica ai ricatti, un grande e orgoglioso no agli ultimatum, di voltare spalle a quelli che vi hanno tradito ogni giorno”. Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, da parte sua, ha usato parole molto dure riferendosi all’Europa. “Quello che i creditori stanno facendo con la Grecia ha un nome solo: terrorismo”, ha detto il ministro intervistato da El Mundo. “Quello che posso dire – ha spiegato Varoufakis – è che tutto quello che sta accadendo in Grecia in questi giorni lo avevano preparato fin dall'inizio, che già 5 mesi fa era pronto un piano per farla finita con un governo che non accettava di farsi ricattare ‘dall'establishment' europeo”.

Voci di un prelievo forzoso, Varoufakis smentisce – Nella lunga intervista concessa al quotidiano iberico il ministro ha ribadito la sua convinzione che se al referendum vincerà il no Tsipras si recherà lunedì a Bruxelles, firmerà un accordo – “non fantastico ma migliore di quello proposto” – e “martedì riapriranno le banche”. “Questa Europa – ha sottolineato Varoufakis – non ama la democrazia. Se ci avessero concesso una piccola estensione al programma di aiuti avremmo svolto il referendum con le banche aperte, invece ci hanno costretto a chiuderle. E perché lo hanno fatto? Per instillare la paura nella gente. Questo fenomeno si chiama terrorismo. Però io confido che la paura non vincerà”. Il ministro ellenico ha anche smentito le voci raccolte dal Financial Times secondo le quali le banche sarebbero pronte a un prelievo forzoso sui depositi bancari dei contribuenti. “L'articolo del Financial Times su un possibile prelievo forzoso dei conti si basa su voci maliziose che l'Associazione delle Banche Greche ha smentito questa mattina”, così Varoufakis su Twitter.

Renzi tranquillizza gli italiani – In attesa dello storico referendum in Grecia ha parlato nuovamente della crisi anche il premier italiano Matteo Renzi, secondo il quale gli italiani non devono avere paura. “L’Italia non ha paura di conseguenze specifiche sul nostro Paese”, così il presidente del Consiglio al Tg5. Se prima Italia e Grecia “erano compagni di sventura, ora non è più così”. “Noi siamo quelli che risolvono i problemi, non il problema”, ha detto Renzi.

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