1.109 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Francia, giovane stuprato durante un’operazione di polizia. Le Pen: “Difendo agenti”

Un ragazzo di 22 anni è stato violentato con un manganello durante un fermo di polizia: oltre alle contusioni al volto e sulla testa, il giovane ha riportato gravi lesioni all’ano che ne hanno motivato un intervento chirurgico d’urgenza. Rabbia e scontri in città, la vittima: “Stop alla guerra”.
A cura di Davide Falcioni
1.109 CONDIVISIONI
Immagine

Quattro agenti di polizia francesi sono stati fermati, formalmente incriminati e sospesi dai loro incarichi in seguito all'arresto di Theo – un ragazzo di colore – a Aulnay-sous-Bois, cittadina a nord di Parigi. Tre degli agenti sono accusati di violenze di gruppo, mentre uno è accusato di stupro.

Theo, violentato con un manganello da un agente di polizia

Theo – questo il nome della vittima dell'episodio di "malapolizia" – ha riportato ferite serie causate dai colpi di manganello inferti durante il suo arresto dai quattro agenti. Oltre alle contusioni al volto e sulla testa, il 22enne ha riportato gravi lesioni all'ano che ne hanno motivato un intervento chirurgico d'urgenza. L’esame medico all’ospedale di Aulnay ha confermato che le ferite "corrispondono chiaramente all’introduzione di un manganello di un agente nel retto del ragazzo". Il medico che ha visitato Theo ha diagnosticato "una ferita longitudinale del canale anale" e una "lesione del muscolo sfintere anale", con una prognosi di 60 giorni. A confermare il tutto anche le immagini di videosorveglianza della polizia municipale e diversi testimoni.

Manganellate in testa, poi lo stupro

L'episodio risale a giovedì scorso: erano le 5 del pomeriggio quando la polizia ha effettuato delle operazioni di controllo in un quartiere di Aulnay-sous-Bois, arrivando al fermo di alcune persone. Tra queste anche il giovane Theo, 22 anni, che ha tentato di divincolarsi dall'ammanettamento ma è stato immobilizzato, con metodi violenti, da quattro agenti: secondo l'accusa, in tre si sono accaniti su di lui picchiandolo, mentre un altro sarebbe arrivato a violentarlo con un manganello

Il premier Bernard Cazeneuve: "Massima fermezza nei confronti di chi sbaglia"

Bruno Le Roux, ministro dell’Interno francese, ha chiesto di fare piena luce sul gravissimo episodio e promesso sanzioni nel caso in cui le accuse dovessero essere confermate. Anche il premier Bernard Cazeneuve ha chiesto la "massima fermezza" nei confronti delle forze dell'ordine quando si rendono colpevoli di "gravi errori": "Mi rendo bene conto di quanto i poliziotti e i gendarmi siano esposti nella lotta contro il terrorismo e contro le violenze, ma devono comportarsi in ogni momento in modo esemplare", ha detto il primo ministro mentre si trovava all'Assemblea Nazionale. "Quando si verificano degli errori deontologici gravi, deve prevalere la massima fermezza verso i responsabili di questi errori". Nel frattempo i quattro agenti del settore specializzato Brigata di Aulnay-sous-Bois sono stati presi in custodia dall’Ispettorato generale della polizia nazionale. “Si tratta di questioni estremamente gravi”, ha detto Bruno Beschizza, sindaco e segretario nazionale per la Sicurezza nel suo partito liberal conservatore (Lr) e lui stesso un ex agente di polizia, portando solidarietà alla famiglia del ragazzo abusato.

L’appello di Theo alla calma: “Stop alla guerra”

“Stop alla guerra” in banlieue: l’appello alla calma è stato lanciato, dopo tre notti di tensioni, dallo stesso Theo. Dal suo letto d'ospedale, durante la visita del presidente Francois Hollande, il giovane ha rivolto un messaggio ai concittadini: “So quello che sta accadendo. Amo la mia città e quando tornerò vorrei ritrovarla come l'ho lasciata. Quindi, ragazzi, stop alla guerra. Pregate per me”. Circa 500 persone avevano partecipato alla marcia di Aulnay-sous-Bois per manifestare la loro solidarietà al giovane.

Marine Le Pen condanna la rivolta: “Sostengo la polizia”

La leader del Front National Marine Le Pen ha condannato gli scontri nella banlieue di Aulnay-Sous-Bois e ha detto che il suo “principio di base” è “sostenere la polizia”. Le Pen è intervenuta in tv dopo aver visitato nel pomeriggio diversi commissariati dell'hinterland parigino e commentando le violenze degli agenti si è appellata al garantismo. “Il mio principio di base è prima di tutto sostenere le forze di polizia e gendarmeria, almeno fino a quando i giudici non avranno dimostrato che è stato commesso un crimine o un delitto”, ha detto Le Pen. “Non conosciamo il contesto in cui si è svolto il fermo e quindi basarsi così, su delle immagini, è abbastanza temerario”, ha aggiunto continuando: “Credo che polizia e gendarmi lavorino in condizioni assolutamente spaventose e particolarmente la polizia che opera in banlieue. È estremamente complicato per loro sul piano materiale, morale, spesso non hanno l'appoggio della gerarchia”. La leader francese ha quindi chiesto di “non metterli alla gogna. Quando c'è un problema, su decine di migliaia di arresti, la giustizia se ne occupa con rapidità e (gli agenti, ndr) avranno modo di difendersi” in tribunale. Le Pen si è chiesta infine se questo “possa giustificare le sommosse a cui si è assistito da allora. La risposta è no”. Ha quindi ricordato il suo progetto presidenziale di “riarmare la polizia”, sia moralmente sia dal punto di vista degli effettivi e ha insistito sulla necessità di un “grande piano di disarmo delle banlieue”.

1.109 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views