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Youtuber picchia la fidanzata in diretta streaming fino a farla morire: condannato a 6 anni

Lo scorso dicembre lo youtuber russo Stas Reeflay, vero nome Stanislav Reshetnikov, aveva causato la morte della sua fidanzata, Valentina Grigoryeva, in diretta streaming, colpendola alla testa e poii chiudendola mezza nuda per 15 minuti sul balcone della loro casa vicino Mosca. Uno spettatore gli aveva offerto 1mila dollari per farlo. Ora è arrivata la condanna.
A cura di Biagio Chiariello
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Aveva picchiato e poi lasciato morire la fidanzata incinta, lasciandola nuda sul terrazzo, nella loro casa in affitto nel villaggio di Ivanovka, vicino Mosca, con la temperatura ampiamente sotto lo zero. Per questo motivo uno youtuber russo di 30 anni, ReeFlay, è stato condannato a sei anni di carcere. La vittima aveva 28 anni e si chiamava Valentina Grigoryeva. L'uomo era stato pagato mille dollari dalle persone che lo guardavano in diretta streaming proprio con l'obbiettivo di infliggere violenza verbale e fisica alla giovane.

La vicenda lo scorso dicembre aveva fatto scalpore in tutto il mondo. Nei primi rapporti della polizia si sosteneva che Valentina fosse morta assiderata, ma in seguito gli esperti forensi hanno concluso che la causa del decesso è stata invece una "ferita procuratole alla testa". Quando Stanislav Reshetnikov (questo il vero nome dell'uomo) aveva riaperto la porta la giovane era già morta. Era stato uno dei followers di ReeFlay a chiamare i soccorsi anche e sopratutto dopo aver assistito ai maldestri e inutili tentativi dello youtuber di rianimarla. Surreale le ultime frasi del folle: "Valentina, come sei pallida, sei morta". La ragazza è morta riportando, secondo l'autopsia, un "trauma craniocerebrale" e "lividi multipli sul viso ed emorragie dei tessuti molli".

I momenti prima della follia
I momenti prima della follia

Reshetnikov è stato riconosciuto in base agli esami psicologici e psichiatrici "sano di mente". ReeFlay ha ammesso in tribunale di averla "picchiata" ed è stato condannato per "inflizione intenzionale di lesioni personali gravi, pericolose per la vita umana, commesse con l'uso di un oggetto usato come arma, con conseguente morte per negligenza della vittima".

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