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Cosa sono e come funzionano i corridoi umanitari concordati tra Russia e Ucraina

Le delegazioni russe e ucraine hanno concordato una tregua nel conflitto in corso per favorire l’evacuazione di civili dall’Ucraina attraverso “corridoi umanitari”: cosa sono e come funzionano anche in Italia.
A cura di Chiara Ammendola
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I corridoi umanitari nella guerra tra Russia e Ucraina
I corridoi umanitari nella guerra tra Russia e Ucraina

I corridoi umanitari sono dei sistemi di accoglienza messi in atto per migranti, profughi e tutte quelle persone in emergenza umanitaria che necessitano di trovare rifugio. I corridoi umanitari, o "viaggi della speranza", hanno l'obiettivo di trasferire e integrare in paesi sicuri persone in condizioni di particolare fragilità. Al termine del secondo round dei negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina che si sono conclusi ieri in Bielorussia, è stato raggiunto un accordo fondamentale di cessate il fuoco per permettere l'evacuazione dei civili che sarà coordinata dai ministeri della Difesa di Mosca e di Kiev e dunque la creazione di corridoi umanitari.

L'obiettivo è evitare una vera e propria strage di civili visto che i bombardamenti si stanno intensificando anche nelle città ucraine e il numero delle vittime aumenta di giorno in giorno così come le testimonianze che arrivano dall'Ucraina di bombardamenti anche su palazzi residenziali e case. Mentre il presidente russo Putin ha accusato il governo di Kiev di utilizzare i civili come "scudi umani", accusa smentita da tutti gli osservatori indipendenti, e ha sottolineato che la Russia sta facendo "tutto il possibile per evitare vittime civili, anche dei cittadini ucraini".

I viaggi della speranza
I viaggi della speranza

Cosa sono i corridoi umanitari nella guerra in Ucraina

Il ministero della Difesa russo ha spiegato che si tratterà di “pause” nelle operazioni delle forze russe in Ucraina durante le quali i civili ucraini verranno evacuati lungo questi corridoi umanitari che permetteranno l'abbandono delle proprie case e il successivo attraversamento dei confini ucraini in maniera sicura. Polonia e Ungheria i paesi che per primi, vista la loro posizione, accoglieranno i profughi in fuga dalla guerra che poi verranno indirizzati verso altri Paesi dell'Unione Europea dove troveranno un rifugio sicuro ma soprattutto legale che riconosca il loro stato di popolazione in fuga dal proprio Paese a causa di un'emergenza umanitaria.

Corridoi umanitari per i rifugiati nel conflitto tra Russia e Ucraina
Corridoi umanitari per i rifugiati nel conflitto tra Russia e Ucraina

Si tratta di un accordo importantissimo vista l'evoluzione del conflitto che risponde di fatto all'appello lanciato nei giorni scorsi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dalla Croce Rossa, dalla Caritas e da varie associazioni umanitarie, tra le quali anche l'Unhcr, l'agenzia ONU per i rifugiati, che hanno chiesto il trasferimento dei civili verso l'Unione Europea.

Il timore però è che questa possa essere una strategia russa per svuotare di civili le città prima di attaccarle e distruggerle. In questo modo Putin eviterebbe l'accusa di crimini contro l'umanità e contemporaneamente costringerebbe alla resa il governo turco e le forze militari ucraine. Ma fonti di governo ucraine hanno fatto sapere che i corridoi umanitari sono un obiettivo minimo del secondo round di negoziati fra le due parti.

Come funzionano i corridoi umanitari in Italia

Anche in Italia sono attivi i corridoi umanitari per tutte quelle persone in condizioni di fragilità, in fuga non solo da guerre ma anche da carestie, disastri naturali o crisi che rendano indispensabile un trasferimento verso luoghi sicuri. Come si legge sul sito del Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in Italia le associazioni private, dopo l'individuazione dei casi che necessitano di tutela, inviano una lista dei possibili beneficiari dei corridoi umanitari al Ministero dell'Interno, che provvederà alla concessione dei visti d'ingresso. Al loro arrivo in Italia le associazioni umanitarie private si occuperanno di garantire alloggio e assistenza economica a tutti i rifugiati.

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