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Guerra in Ucraina

Conclusa la telefonata Trump-Zelensky, il leader ucraino: “Lavoreremo per proteggere i nostri cieli”

Trump e Zelensky hanno avuto una conversazione telefonica di 40 minuti. Il leader ucraino: “Abbiamo parlato delle opportunità nella difesa aerea e abbiamo concordato di lavorare insieme per rafforzare la protezione dei nostri cieli. Abbiamo anche concordato un incontro tra i nostri team”.
A cura di Davide Falcioni
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Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky hanno avuto una lunga conversazione telefonica nel pomeriggio di oggi: lo ha annunciato Andriy Yermak, capo dell'ufficio presidenziale ucraino, definendo il colloquio "molto importante e significativo".

È stato poi lo stesso presidente Zelensky a riferire maggiori dettagli della telefonata su X: "Oggi abbiamo discusso della situazione attuale, inclusi gli attacchi aerei russi e gli sviluppi più ampi sul fronte. Il presidente Trump è molto ben informato e lo ringrazio per la sua attenzione all'Ucraina. Abbiamo parlato delle opportunità nella difesa aerea e abbiamo concordato di lavorare insieme per rafforzare la protezione dei nostri cieli. Abbiamo anche concordato un incontro tra i nostri team". "Siamo pronti per progetti diretti con gli Stati uniti e crediamo che questo sia di fondamentale importanza per la sicurezza, soprattutto quando si tratta di droni e tecnologie correlate", ha aggiunto il presidente ucraino.

Dal canto suo Donald Trump ha detto a Volodymyr Zelesnky che gli Stati Uniti vogliono aiutare l'Ucraina nella difesa aerea in seguito all'escalation degli attacchi della Russia. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali i due leader di sono accordati per un incontro fra i coloro collaboratori per discutere della difesa aerea e delle forniture di altre armi. "Trump ha detto di voler aiutare nella difesa aerea e che controllerà cosa è stato fermato", ha detto una fonte riferendosi alla sospensione delle consegne di alcune munizioni e armi a Kiev.

Ieri la conversazione Trump-Putin

La telefonata tra Trump e Zelensky è arrivata all'indomani di quella che il presidente degli Stati Uniti ha avuto con Vladimir Putin, una chiamata nel corso della quale il Cremlino avrebbe ribadito che "la Russia continuerà a perseguire i suoi obiettivi" nella guerra contro l'Ucraina , nonostante le richieste degli Stati Uniti di un cessate il fuoco.

Lo scambio tra Mosca e Washington, dunque, non avrebbe avvicinato a una tregua, tant'è vero che Trump ha dichiarato di essere "molto deluso". "Sono molto deluso dalla conversazione che ho avuto oggi con il presidente Putin perché non credo che stia cercando di fermare la guerra", ha detto Trump ai giornalisti.

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Nella notte massiccio attacco russo sull'Ucraina

L'ultimo contatto tra i presidenti è avvenuto in un momento di intensificazione degli attacchi russi in tutta l'Ucraina, che nelle ultime settimane hanno causato la morte e il ferimento di centinaia di civili. La scorsa notte una serie di raid aerei ha colpito Kiev e altre aree del Paese, provocando almeno 23 feriti e decine di incendi nella capitale. Le esplosioni hanno avuto luogo nonostante i ripetuti appelli di Ucraina, Stati Uniti ed Europa per un cessate il fuoco immediato e senza condizioni.

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La conversazione tra i leader è avvenuta poco dopo una decisione controversa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che ha annunciato la sospensione temporanea della fornitura di sistemi d’arma cruciali a Kiev, tra cui i missili Patriot e le munizioni d’artiglieria a guida di precisione. Secondo funzionari ucraini, questo ritardo potrebbe compromettere seriamente le capacità di difesa antiaerea del Paese e dare nuovo slancio all’offensiva russa.

Nonostante la crescente pressione internazionale, l’amministrazione Trump – in carica da gennaio – non ha ancora adottato nuove sanzioni contro Mosca né approvato ulteriori pacchetti di aiuti militari. Una posizione che sta sollevando interrogativi tra gli alleati occidentali, già preoccupati per la stabilità della regione. Sul fronte diplomatico, i negoziati diretti tra Russia e Ucraina, ripresi quest’anno a Istanbul, non hanno prodotto risultati concreti. I due incontri più recenti, datati 16 maggio e 2 giugno, si sono conclusi con il solo scambio di prigionieri e senza alcun avanzamento verso un accordo di cessate il fuoco.

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